Raddoppio e viabilità, protesta in Consiglio – Ft

Protesta con gli striscioni in consiglio comunale a Capannori ieri sera (19 marzo) dove si è discusso di raddoppio ferroviario. Al consiglio c’è stata un folta partecipazione da parte dei cittadini e dai rappresentanti del nostro comitato, quello di Pieve san Paolo e la rappresentanza dell’associazione Piana per l’uomo, che con cartelli e slogan hanno manifestato quelle che ritengono le non poche problematiche del progetto.
“Il raddoppio ferroviario – spiegano in una nota dal comitato ambiente e viabilità di Capannori – dovrebbe essere un’occasione per incentivare la mobilità sostenibile ma con gli interventi che vuole il sindaco questo non sarà possibile. Il dibattito che si è generato ha ancora una volta evidenziato la scarsa preparazione da parte della maggioranza di governo su argomenti così delicati. Abbiamo ascoltato solo retorica politica e luoghi comuni che mascherano l’assoluta mancanza di conoscenza del progetto definitivo di Rfi. Davanti ad un intervento che modificherà radicalmente l’assetto territoriale e sociale delle frazioni di Pieve San Paolo, Santa Margherita, Carraia, Tassignano e Paganico, non si può avere un approccio solo ideologico, perché nei paesi vi abitano le persone con un tessuto sociale già fragile. Nessuno mette in dubbio l’utilità dei sottopassi e l’assoluta necessità di realizzarli. Siamo nel 2019 e le sbarre vanno fatte sparire – aggiunge il comitato -. Quello che stride fortemente è la dimensione generale del nuovo progetto di viabilità connessa al raddoppio. Un intervento ampiamente sovradimensionato rispetto a ciò che richiede il territorio, sia come dimensione che come quantità di nuove strade. Secondo noi questa è la parte negativa di questo progetto, siamo convinti che a livello di sostenibilità le scelte potevano andare in una direzione che evitava di asfaltare chilometri di verde. Sempre riguardo le viabilità accessorie, si devono considerare un sacco di cose, una fra tutte le identità delle frazioni interessate e la loro corretta interconnessione. Per le “grandi strade” questa amministrazione forse dimentica che Regolamento Urbanistico e Piano Strutturale sono gli strumenti fondamentali per la pianificazione territoriale nel rispetto dello sviluppo sostenibile, del territorio e dei cittadini, e non si può scavalcarli senza regole. A conferma inoltre dei dubbi che ancora alitano su questo progetto, segnaliamo alcuni mal di pancia emersi da consiglieri di maggioranza, che pur votando a favore, hanno fatto domande precise auspicando approfondimenti seri sul tema, domande alle quali però non è stata data risposta da parte del primo cittadino. Purtroppo un’urbanizzazione priva di qualsiasi logica ha portato allo stato in cui ci troviamo oggi, però siamo sicuri che la cura che ha in mente questa amministrazione non sia peggio del male che è stato creato negli anni? Continuiamo inoltre a vedere post e comunicati sulle code ai passaggi a livello. Nel ventunesimo secolo la tecnologia ha raggiunto un livello molto avanzato di automazione, per cui già da anni (in attesa che si realizzassero i sottovia) l’amministrazione avrebbe potuto e dovuto forzare la mano con Rfi affinché si adottassero sistemi che potessero chiudere le sbarre poco prima dell’arrivo del treno; invece nulla di nulla, si preferisce aspettare ed investire in grandi opere invece che in tecnologia che da subito potrebbe alleviare i disagi. Alla fine il consiglio è arrivato all’approvazione della delibera con i voti dei consiglieri di maggioranza, con il voto contrario delle minoranze (che hanno ampiamente argomentato) e con l’astensione del consigliere Lencioni. Da segnalare il voto contrario del consigliere Paradisi arrivato dopo un interessante e intenso intervento”.