Picchi: “Assi, si deve modificare il tracciato”

Un “fiume di denaro pubblico” e “una diga di inerti alta talvolta fino a 9 metri” dividerà i paesi della Piana. Sono queste le immagini che usa Liano Picchi del comitati di Paganico e Tassignano per definire il progetto degli assi viari, dopo l’assemblea che si è svolta ad Artè. “Dai tempi in cui la Piana era minacciata dagli inceneritori non si vedeva un’assemblea pubblica così partecipata e piena di voglia di combattere – afferma Picchi -. In un certo senso dovremmo quasi ringraziare Anas e tutti quei politici che vogliono portare avanti questa viabilità distruttiva per aver risvegliato le popolazioni”.
“Una diga di inerti alta talvolta fino a nove metri dividerà la piana da San Pietro a Vico a Lunata – aggiunge -, un nastro reso invalicabile dal traffico qui scaricato da Lucca taglierà poi i paesi del centro-sud di Capannori dal capoluogo, senza risolvere assolutamente i problemi che ci affliggono. Un fiume di denaro pubblico finirà nelle tasche dei costruttori, le cave lavoreranno a pieno regime e il bitume sostituirà i pochi terreni rimasti liberi. Se almeno servisse a ridurre il disagio di chi vive lungo le arterie trafficate del nostro Comune ce ne faremmo una ragione, e invece (sono dati ufficiali) una riduzione inferiore al 12% sul viale di Marlia, è in cambio un enorme aggravio sulla via Chelini su cui confluirebbe tutto il Brennero. Abbiamo apprezzato le critiche al progetto mosse dal sindaco Menesini, e l’assordante silenzio del candidato del centrodestra, va tutto bene? O ancora non si è fatto un’idea? In mezzo a tanti dubbi una sola certezza, o si ha il coraggio di rivedere il tutto è in un’ottica di equa ripartizione dei sacrifici, o Anas e potentati locali troveranno un’opposizione popolare che neanche s’immaginano”.