Opposizione: “Rischio sismico, scuola Orsi da chiudere”

27 aprile 2019 | 11:39
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Opposizione: “Rischio sismico, scuola Orsi da chiudere”

Scuola primaria Orsi: La Porcari che Vogliamo lancia l’allarme. Una relazione tecnica del Comune del 2018, secondo quanto riferito dall’opposizione, parlerebbe di “interventi urgenti ed indifferibili da realizzare sulla struttura, visto il mancato superamento dei test di vulnerabilità sismica”. “Se le cose stanno così – tuona il gruppo di minoranza – perché non si è disposta la chiusura immediata in via precauzionale?”.

“È inspiegabile il comportamento del sindaco, sui bambini non si scherza”: è netta la posizione presa dal gruppo consiliare La Porcari che Vogliamo, che questa mattina (27 aprile) ha illustrato la situazione in merito alla scuola Orsi con la presenza di Riccardo Giannoni, Massimo Della Nina, Barbara Pisani e Chiara Favilla.
La relazione sulla scuola risale al 7 settembre scorso: “Siamo venuti in possesso, in questi giorni – esordisce Riccardo Giannoni -, di un relazione del Comune datata 7 settembre 2018 (ovvero pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico) circa l’indifferibilità e l’urgenza dei lavori da realizzare sulla struttura che ospita la scuola primaria Orsi di Porcari, visto il mancato superamento dei test di vulnerabilità sismica. Si parla di lavori urgenti e indifferibili: sulle parole non si può scherzare, soprattutto su un tema delicato come quello della scuola”.
Un bando per scuole in emergenza ma la struttura resta aperta: La Porcari che Vogliamo attacca l’amministrazione. “L’atteggiamento del sindaco Fornaciari è inspiegabile – prosegue Giannoni -. La relazione in questione è allegata ad una richiesta che il Comune ha presentato in Regione Toscana, al fine di ottenere finanziamenti urgenti. Procedura utilizzata a partire dal settembre 2017 da 31 enti sparsi sul territorio regionale. Tutti, e sottolineiamo tutti, i sindaci e presidenti di Provincia che hanno chiesto alla Regione finanziamenti in questo modo e con relazioni analoghe, hanno contestualmente chiuso al pubblico, parzialmente o totalmente, la relativa scuola. Tutti tranne Porcari. Capiamo che chiudere un plesso scolastico non è una scelta facile. Una scelta che comporta disagi, certo. Ma una scelta da cui non si può prescindere quando in gioco c’è la sicurezza dei bambini e dei docenti. Tra l’altro, la chiusura totale o parziale del plesso scolastico era un requisito del bando per accedere la finanziamento in questione: l’atteggiamento del sindaco, quindi, rischia di mettere a repentaglio le risorse ottenute. Siamo sbalorditi da tutto ciò: questa è una cosa grave, che sottolinea una dose di irresponsabilità direi. In certi casi, chiudere la scuola è una scelta inevitabile. Stiamo parlando della sicurezza dei nostri bambini”.
L’opposizione non esclude la pista escamotage: “Se a spingere Fornaciari a calcare la mano nella richiesta inviata in Regione fosse stata la volontà di recuperare il grave danno di immagine dell’amministrazione da lui guidata, per la mancata partecipazione al bando triennale sull’edilizia scolastica che ci ha tagliato fuori da ogni possibile fonte di finanziamento, sarebbe doppiamente grave. È da irresponsabili giocare su questioni così delicate che coinvolgono la sicurezza e l’incolumità di centinaia di bambini al solo obiettivo di tutelare la propria immagine. Non accetteremo giustificazioni come ‘gli interventi alla scuola sono relativamente urgenti’. Questo bando, infatti, non prevede ciò: il finanziamento spetta a plessi scolastici in situazione di emergenza. Quello utilizzato sarebbe un escamotage non consentito: in questo caso l’amministrazione dovrebbe fornire delle spiegazioni anche tutti quei comuni che sono in graduatoria in attesa dei finanziamenti per i propri plessi scolastici”.
Barbara Pisani entra nei dettagli tecnici del bando regionale: “La Regione Toscana ha aperto questa sorta di bando per andare in soccorso a situazioni di emergenza: un finanziamento destinato a plessi scolastici con problemi seri, da quelli strutturali fino a quelli di tipo igienico sanitario. Problemi che rendono le strutture inagibili nell’immediato, con gli enti costretti alla chiusura. La Regione richiede specifiche documentazioni, tra cui l’ordinanza di chiusura della scuola: se la scuola resta aperta non si può attingere da questi fondi. Il finanziamento, addirittura, permette l’acquisto o l’affitto di strutture provvisorie. A questa procedura hanno partecipato 31 enti, tra cui San Giuliano Terme, Ponsacco, Monsummano, Stazzema la Provincia di Lucca e Bagni di Lucca. Porcari è l’unico Comune che non ha emesso un’ordinanza di chiusura totale o parziale della scuola. Comuni, tra l’altro, che sono ubicati nella stessa zona sismica di Porcari, Follonica addirittura è più ‘sicura’. Non ci spieghiamo il comportamento del sindaco: la relazione parla chiaro, c’è il mancato superamento dei test di vulnerabilità sismica”.
L’opposizione chiederà la documentazione di tutti i plessi scolastici del territorio: “Quando Giannoni mi ha informato di ciò sono rimasto sbalordito – le parole di Massimo Della Nina -. Mi sembra impossibile che il sindaco, con alla mano un documento serio sulla scuola Orsi, non abbia provveduto a rendere nota la situazione e a intervenire per risolverla. Chiudere un plesso scolastico è una scelta difficile, ma davanti ad una relazione tecnica bisogna agire. Dalla relazione emerge che la struttura è a rischio, ho difficoltà a dormire la notte: come si fa a non intervenire? Stiamo parlando della sicurezza dei bambini. La nostra è una zona sismica: in questo mese ne abbiamo avuto la prova, con due scosse con epicentro a solamente 1 chilometro di distanza. Non capisco come si possa agire in questo modo, con leggerezza: un atteggiamento opposto a 30 sindaci, è inspiegabile. Non si può cercare di aumentare e mantenere il consenso ad ogni costo. Come opposizione chiederemo la documentazione su tutti i plessi scolastici del nostro territorio”.
“La situazione è grave – commenta Chiara Favilla -. Abbiamo anche noi dei figli iscritti a questa scuola. Qui la politica non c’entra nulla: parliamo di bambini e docenti. Il sindaco deve fare anche scelte forti e impopolari per mantenere la sicurezza di tutti. Parliamo delle famiglie di Porcari: una scuola che necessita di interventi urgenti e indifferibili va chiusa. Sono perplessa”.
“Questa volta al sindaco non chiediamo le dimissioni – conclude Giannoni – però rifletta sul suo operato”.

Claudio Tanteri