Boschi (Casapound): “Marchio di qualità per difendere il commercio”

Un marchio di qualità per difendere il commercio di Capannori. La proposta arriva dal candidato sindaco di Casapound Daniele Boschi all’indomani dell’incontro con Confcommercio. “Le aziende del territorio capannorese devono essere protette – ha spiegato Boschi – e lo si può fare attraverso un marchio di qualità da sviluppare a livello locale. Nel Polo tecnologico di Segromigno, oggi sotto utilizzato, propongo di installare un Centro di servizi e ricerca che possa non solo sviluppare la certificazione di qualità per i prodotti capannoresi, ma anche assistere le imprese su altri punti di vista, come l’applicazione delle norme tecniche o l’analisi su materiali e prodotti”.
“Abbiamo infatti un polo tecnologico a Segromigno in Monte che è un potenziale inespresso – specifica Boschi – e che potrebbe benissimo diventare un vero e proprio centro di sviluppo di servizi e ricerche specializzati nella sperimentazione e nel controllo di qualità applicato a industria, commercio e artigianato. In particolar modo esso dovrà svolgere attività di prove, analisi e studi su materiali, prodotti e servizi; favorire la diffusione, l’uso e la comprensione delle normative tecniche nonché dei disciplinari utili alla valorizzazione dei prodotti e dei servizi locali”.
“Dovrà quindi operare per la certificazione di sistemi di qualità su prodotti e servizi in conformità a quanto prescritto dalle norme, volontarie o cogenti, ma anche in conformità dei protocolli e dei regolamenti comunali – va avanti Boschi -. Potrà così rilasciare, a seguito delle conformità riscontrate, un marchio di qualità che valorizzi, distingua e apporti benefici di natura fiscale, ai prodotti o ai sistemi di gestione di tutte le attività ubicate sul territorio comunale”.
“Utenti di questi servizi – conclude Boschi – saranno sia piccole aziende del settore calzaturiero, agro alimentare, alberghiero, della ristorazione e dei trasporti, per le quali mal si giustificano gli ingenti investimenti in personale e attrezzature che si rendono indispensabili per effettuare in proprio queste attività; sia grandi aziende del settore cartario, cartotecnico, e metalmeccanico che non hanno convenienza a distogliere risorse per attività collaterali”.