Capannori, l’opposizione: “Menesini vuole depotenziare il Consiglio comunale”

2 agosto 2019 | 16:57
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Capannori, l’opposizione: “Menesini vuole depotenziare il Consiglio comunale”

“Nel Consiglio comunale di Capannori regna il caos”. I gruppi di opposizione – Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle – esprimono sconcerto e preoccupazione per la “superficialità emersa nella gestione dei lavori delle commissioni permanenti e del consiglio comunale”.

“Sembra quasi – si legge in una nota congiunta inviata dai gruppi – che l’amministrazione Menesini voglia anestetizzare la dialettica con l’opposizione visto che la nomina dei componenti delle 9 commissioni è avvenuta ad oltre 1 mese dall’insediamento del nuovo consiglio e, ad oggi, si è riunita la sola commissione bilancio nella mattinata del 30 luglio ma solo perché nel pomeriggio il consiglio doveva approvare in fretta e furia gli equilibri contabili considerata la scadenza di legge del 31 luglio, a cui si è aggiunta successivamente solo la convocazione della commissione lavori pubblici. Ci chiediamo con quale adeguata ponderazione dei contenuti di merito i consiglieri di maggioranza abbiano espresso il voto favorevole atteso che i chiarimenti su alcune voci contabili ed i dati aggregati necessari per il controllo del permanere degli equilibri sono stati forniti solo ai componenti della commissione bilancio su espressa e ferma richiesta dei consiglieri di opposizione nel corso della riunione”.
“È stata, dunque – prosegue la nota – la sola opposizione ad esercitare le funzioni di controllo politico-amministrativo che la legge ed il regolamento, riconoscono a tutto il consiglio comunale mentre la maggioranza si è limitata alla pura e semplice ratifica (ratifica, non approvazione, badate bene) della delibera confezionata dalla giunta comunale. È evidente, proseguono i gruppi di opposizione, che questo modus operandi mortifica le prerogative ed il prestigio del consiglio comunale che non è una mera articolazione strumentale della giunta comunale ma è un organo collegiale indipendente ed autonomo con funzioni e ruoli ben definiti. Per rafforzare e rendere evidente l’indipendenza e l’autonomia dell’assise sarebbe opportuno, inoltre, che il presidente del Consiglio comunale partecipasse al voto con l’astensione e non votando a favore delle delibere proposte dalla maggioranza e questo per rimarcare il suo ruolo di garante e di soggetto super partes offuscato già in partenza dalla elezione avvenuta con i soli voti della maggioranza che per protervia non ha voluto condividere la scelta con l’opposizione”.
“La convergenza dei voti della minoranza avrebbe conferito ben altro prestigio al presidente che avrebbe guadagnato l’immagine di presidente di tutti e non di presidente voluto da una sola parte politica e questo è stato, senz’altro, un errore politico del sindaco Menesini. Il presidente Biagini avrà un gran daffare per guadagnarsi sul campo l’autorevolezza sempre necessaria quando si è alla guida di organi di garanzia e per contrastare l’opinione diffusa che questa situazione, conseguenza anche dell’inesperienza, sia stata pianificata per depotenziare l’assise comunale e permettere al sindaco di disporre tutto a suo piacimento”.
“È necessario anche che i lavori del consiglio comunale siano diretti senza incertezze e con piena padronanza del regolamento e dei meccanismi di funzionamento dell’assise anche al fine di evitare errori come quello del computo dei giorni liberi necessariamente intercorrenti tra la data della convocazione e la data dell’adunanza (per consentire ai consiglieri di prepararsi nel miglior modo possibile) e ‘dimenticanze’ come il mancato dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del sindaco saltato, nella seduta del 30 luglio, appunto per dimenticanza che non è affatto scusabile nell’attività di gestione delle istituzioni. Certe disattenzioni si riflettono sul corretto funzionamento degli organismi comunali per cui ora ci ritroveremo a settembre per discutere su cosa il sindaco ha detto a metà giugno. Peccato che per il mancato funzionamento dello streaming dei lavori da ripristinare con urgenza, i cittadini non si siano potuti rendere conto della situazione in essere” accusano le opposizioni.
“Con questo grado di approssimazione – conclude la nota – conseguenza della confusione che regna nell’amministrazione Menesini, non ci stupiamo che sia stata l’opposizione a dettare l’agenda delle ultime due sedute del consiglio comunale. E questa è già una netta vittoria politica”.