Berti (+Capannori): “L’ufficio postale di Guamo venga riaperto in orario pomeridiano”

La chiusura parziale risale al primo lockdown di marzo: “L’azienda non ha mantenuto le promesse”
La consigliera comunale Claudia Berti, capogruppo di +Capannori, raccogliendo le istanze della comunità, chiede a Poste Italiane che l’ufficio postale di Guamo venga riaperto in orario pomeridiano.
“Il perdurare della chiusura pomeridiana dell’ufficio postale di Guamo sta creando forti disagi a cittadini e aziende – spiega la consigliera Berti – Durante un incontro convocato a settembre scorso dal prefetto Francesco Esposito e dal presidente della provincia Luca Menesini Poste Italiane attraverso i suoi rappresentanti Giovanni Zunino, Paolo Pinzani, Olimpia Bosco e Gianluca Laghi aveva assicurato che entro ottobre scorso il livello dei servizi offerti alla cittadinanza sarebbe tornato quello dell’epoca pre-Covid“.
“Di fatto Poste Italiane – spiega ancora – non ha mantenuto questo impegno, almeno per quanto riguarda l’ufficio postale di Guamo. Questo ufficio postale, situato peraltro in un’area industriale dove sono presenti molte aziende, è un importante servizio di riferimento per tutta la zona sud. La sola apertura al mattino sta creando disagi agli utenti, spesso costretti anche a fare la coda per accedere al servizio”.
“La chiusura pomeridiana dell’ufficio è scattata a marzo a causa del lockdown – prosegue Berti – ma adesso dopo molti mesi di convivenza con il virus, ritengo si possa provare a ripristinare il normale orario in vigore nel periodo pre-Covid. Questo, oltre a garantire un migliore servizio ai cittadini, consentirebbe anche maggiore sicurezza, visto che eviterebbe gli assembramenti, diluendo durante tutto l’arco della giornata la presenza degli utenti”.