Inquinamento del rio Nocella, il consigliere Angelini (Pd) presenta un’interrogazione al sindaco

“Il timore è che lo sversamento di liquami schiumosi possa aver determinato un pericoloso inquinamento delle acque di superficie”
Il consigliere comunale del Partito democratico Guido Angelini ha presentato un’interrogazione al sindaco di Capannori Luca Menesini sul presunto inquinamento delle acque del rio Nocella in via Masini a Marlia.
“A sud dei piazzali della cartiera Pieretti fuoriuscivano scarichi di sostanze schiumose che fluivano, in quantità rilevanti, direttamente nel canale di deflusso e di irrigazione causando un grave inquinamento alla già scarsa quantità d’acqua che scorreva nel torrente in un momento di particolare siccità – si legge nel testo dell’interrogazione -. Considerato che il canale è utilizzato per irrigare i terreni attualmente in coltivazione e che rappresenta una importante risorsa idrica per il mantenimento della falda freatica dalla quale centinaia di famiglie si approvvigionano di acqua potabile tramite i pozzi artesiani il timore è che questo sversamento di liquami schiumosi possa aver determinato un pericoloso inquinamento delle acque di superficie e che possa aver pregiudicato le acque di falda, particolarmente in superficie nella nostra zona”.
Dopo aver segnalato il fatto al comando della polizia municipale e dopo la segnalazione inviata da Legambiente agli organi competenti il consigliere Angelini ha chiesta anche al sindaco di dare alcuni chiarimenti sulla vicenda.
“Le chiediamo se sono state individuate la fonte e la causa dello scarico – si legge nel testo dell’interrogazione -. Se la causa ha origini da attività produttiva e in tal caso se sono stati presi tutti i provvedimenti previsti, se è stata informata Arpat e se sono stati fatti i rilievi sulle sostanze scaricate nel rio Nocella, se sono state effettuati sondaggi nei terreni o abitazioni vicine al canale per verificare il possibile inquinamento della falda e se non si ritiene utile, mancando l’acquedotto in questa zona, istituire un sistema di monitoraggio permanente da parte di Arpat per garantire la potabilità e la qualità delle acque della falda nei pressi del rio Nocella/Viaccia in considerazione dell’influenza diretta che hanno queste acque per la salute di centinaia di persone”.