Altopascio, si chiude la vicenda Basile: il Comune non dovrà più pagare 1,5 milioni di danni

La sindaca D’Ambrosio: “Purtroppo questa non è l’unica situazione critica: ci troviamo ogni giorno a gestire cause e vicende giudiziarie ereditate dalle precedenti amministrazioni”
Il Comune di Altopascio ha vinto la causa al Consiglio di stato per la vicenda giudiziaria Basile e non dovrà più pagare un milione e mezzo di euro di danni, come era stato invece richiesto dal consulente tecnico d’ufficio nominato dal tribunale. Si chiude così oggi (28 aprile) la vicenda iniziata negli anni Novanta.
A dare la notizia è stata l’amministrazione D’Ambrosio, che nei mesi scorsi aveva informato la popolazione sul rischio reale che stava correndo il Comune, con la sentenza del Tar, che aveva condannato il Comune, e la relativa richiesta di risarcimento danni, avanzata dall’impresa di conglomerati bituminosi, che arrivava quasi a due milioni di euro. Il Comune di Altopascio, in seguito alla sentenza del Tar, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e ha vinto la causa. La vicenda quindi può considerarsi definitivamente chiusa.
“Insieme con gli avvocati, che ringraziamo per il lavoro – commenta la sindaca Sara D’Ambrosio – abbiamo sempre agito in questi ultimi anni a tutela dell’Ente, cercando di contenere il più possibile la richiesta danni, che avrebbe potuto rappresentare una vera e propria voragine per le casse comunali. Anche il ricorso al Consiglio di Stato è stato guidato da questo obiettivo primario: tutelare il Comune, metterlo in sicurezza, evitare in tutti i modi l’esposizione a un rischio così alto per il bilancio. Quella di oggi è una notizia importante: non dovremo più accantonare in bilancio, per questa causa, 1,5 milioni di euro, che potremo quindi mettere a disposizione del territorio”.
“Purtroppo questa non è l’unica situazione critica: ci troviamo ogni giorno a gestire cause e vicende giudiziarie ereditate dalle precedenti amministrazioni, che, in molti casi, provocano spese, risarcimenti danni e accantonamenti preventivi in bilancio, per essere pronti a pagare in caso di sconfitta – conclude D’Ambrosio -. Problemi vecchi di anni che noi ci troviamo a risolvere: dalla discarica di Tavolaia al contratto con la piscina comunale; dall’operazione speculativa bancaria di Altopascio servizi al contenzioso per il riscaldamento con la ditta Diddi; dal contenzioso Monaldi per il cinema di Altopascio alla variante al regolamento urbanistico illegittima; dagli abusi edilizi che oggi dobbiamo gestire, tra ricorsi al Tar e intervento della Prefettura, alla causa Basile, che, fortunatamente e grazie al lavoro degli avvocati, ha avuto una risoluzione positiva”.