Inchiesta fontanello, Marchetti: “Se confermate le accuse all’ex capo di gabinetto sono gravissime”

Il candidato sindaco: “Minacce a dipendenti e dirigenti e parole sessiste inaudite in un contesto istituzionale”
L’inchiesta sul fontanello irrompe nel dibattito politico di Altopascio. E alcune informazioni che arrivano dalla procura destano lo sdegno del candidato sindaco Maurizio Marchetti.
“Emergono fatti e dichiarazioni – dice – veramente sconcertanti su Altopascio. Frasi come Ti sparo, ti spezzo le gambe, sono cattivo non si erano mai sentite nell’edificio comunale o pronunciate da dipendenti o politici. Sconcertabte è un termine che abbiamo magari usato altre volte ma che, stavolta, non rende nemmeno l’idea della portata delle accuse che la procura della Repubblica di Lucca ha mosso nei confronti dell’ex segretario comunale del Pd chiamato nello staff del sindaco Sara D’Ambrosio come capo di gabinetto e diventato, nei fatti, vero motore e uomo immagine della giunta municipale, vista la sua onnipresenza, fino al giorno delle dimissioni, di cui comprendiamo ora il motivo”.
“Un filo diretto fra lui e chi ha fatto la campagna elettorale del 2016 promettendo di tutto – prosegue Marchetti – che lo ha visto, sempre tenendo conto delle accuse della Procura di Lucca, deragliare diverse volte, in particolare per la vicenda del fontanello abusivo al centro di un’altra inchiesta che vede rinviati a giudizio esponenti della giunta D’Ambrosio, cui si collegano appunto queste frasi. Secondo l’accusa, l’ex capo di gabinetto avrebbe più volte minacciato dipendenti comunali con frasi come Ti sparo, ti spezzo le gambe, sono cattivo”che non si ascoltano nemmeno nei film più scorretti. Se le accuse verranno confermate sono di una gravità inaudita, perché pronunciate da un personaggio che ricopriva un incarico pubblico remunerato e istituzionale, che denotano il grado di distanza fra queste persone e la realtà del Comune e del paese, con metodi che non appartengono alla nostra civile modalità di operare, che devono essere censurati da parte dell’amministrazione comunale e dal sindaco Sara D’Ambrosio e dal vicesindaco Daniel Toci che hanno affidato a questa persona un ruolo di rilievo e di prestigio”.
“Naturalmente noi restiamo garantisti – conclude Marchetti – ma le parole sono pesanti come pietre e a questo punto, dopo diversi mesi, se la procura ha formulato nei dettagli queste accuse diventa difficile pensare che non sia successo. Il Pd schierato a difesa delle donne, gli esponenti femminili della giunta municipale e dello stesso partito non hanno niente da dire sulle parole violentissime e sessiste che, se tutto verrà confermato, l’ex capo di gabinetto ha rivolto a una dipendente comunale? In questo caso non se ne deve parlare? Per molto meno sono state fatte pagine di scritti e fiumi di parole, ma, evidentemente , a sinistra prevale l’ipocrisia, come ha ben dimostrato il video di Beppe Grillo. Bene, se il video ha indignato, queste parole sono estremamente peggiori, ma resta il fatto che Altopascio non merita di essere governata da persone che minacciano chi fa il suo lavoro”.