Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia Altopascio: “Il museo civico c’è già ma è stato tenuto chiuso”

I partiti del centrodestra: “Politiche culturali portate indietro di un ventennio”
“Il museo storico c’era già, peccato l’abbiate tenuto chiuso per 5 anni”. Così Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia Altopascio intervengono sul tema.
“Oltre alle scarpe di Achille Lauro sotto forma di buoni spesa per i quali non sembra esserci copertura finanziaria – dicono i tre partiti di opposizione – e che, per come sono stati gestiti, configurano ben altri problemi non solo amministrativi, l’amministrazione comunale altopascese si rende in queste ore veramente ridicola con l’annuncio del progetto per la creazione di un museo civicoche utilizzi i silos dei granai che si trovano in piazza Ospitalieri, esattamente sotto il terrazzo della biblioteca”.
“Idea geniale – si legge nella nota – ma che Marchetti e la maggioranza che ha preceduto questi ineffabili amministratori ha già avuto da anni, creando già un museo civico storico-archeologico utilizzando esattamente i luoghi e gli spazi che oggi, trionfalmente, si sbandierano nel solito comunicato enfatico e inutile. Il problema è che il museo civico è stato abbandonato in questi cinque anni, al pari di ogni altra iniziativa culturale che aveva reso Altopascio un importante punto di riferimento, tanto da avere il ruolo di capofila nel sistema bibliotecario della Piana di Lucca e risultando uno dei primi in Toscana per qualità e competenza”.
“Dopo avere azzerato ogni aspetto culturale che era stato sviluppato precedentemente – concludono Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – solo per dimostrare, senza riuscirci, che non andava bene e, soprattutto, senza prevedere alternative che hanno riportato indietro la cultura altopascese di un ventennio, oggi tirano fuori questa pseudo-idea e questo presunto progetto di una cosa che c’è già e che è stata colpevolmente tenuta ferma e chiusa. Un altro esempio della incapacità e arroganza di una maggioranza che ha vissuto cinque anni promettendo senza mantenere e distruggendo senza costruire”.