A Capannori consegnate 30 lombricompostiere alle famiglie

In un anno saranno sottratte allo smaltimento in impianti circa 10 tonnellate di frazione organica
A Capannori è partito il progetto Adotta un lombrico. Nei giorni scorsi il Comune ha infatti consegnato 30 lombricompostiere ad altrettante famiglie capannoresi che hanno aderito al progetto sperimentale promosso dal Comune, insieme ad Ascit e al Centro di Ricerca rifiuti zero, che sono già al lavoro per praticare il compostaggio domestico dell’umido e degli scarti organici per ottenere humus di qualità con il nuovo metodo del lombricompostaggio.
Grazie a questo nuovo progetto saranno sottratti allo smaltimento circa 10 quintali all’anno di frazione organica. Nell’assegnazione di queste attrezzature è stata data priorità ai nuclei familiari che non hanno spazi esterni per praticare il compostaggio domestico, visto che il lombricompostaggio può essere praticato anche al chiuso, alle famiglie numerose e a quelle che hanno aderito al progetto Famiglie Rifiuti Zero.
Le 30 nuove lombricompostiere vanno ad aggiungersi alle oltre 3mila compostiere domestiche già in uso alle famiglie capannoresi che, a partire dal regolamento del 2020 sulla tariffa dei rifiuti, possono beneficiare di uno sconto in bolletta del 30% sulla parte variabile della tariffa. Analoghe agevolazioni sono previste per chi ha aderito al nuovo progetto Adotta un lombrico, sconto che sale al 60% per le Famiglie Rifiuti Zero.
“E’ con soddisfazione che assistiamo alla partenza di questo importante progetto sperimentale volto ad incentivare ulteriormente l’autocompostaggio, il trattamento domestico degli scarti organici, sfruttando tutte le possibilità che questa tipologia di rifiuti sa offrire e garantendo al contempo uno sconto in bolletta a chi vi partecipa – afferma l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro – Questa nuova pratica consentirà di diminuire la quantità di organico da inviare agli impianti secondo la strategia di riduzione di questo tipo di scarti che proseguirà con l’installazione di una compostiera di comunità in una frazione capannorese nell’ambito del progetto Reusemed finanziato dall’Unione Europea. Il nostro obiettivo è quello di arrivare al traguardo del 70% di autocompostaggio. Ringraziamo le famiglie che hanno aderito al progetto scegliendo di adottare una buona pratica, insieme ad Ascit e al centro di ricerca Rifiuti Zero per la loro importante collaborazione”.
Le lombricompostiere in uso alle famiglie sono di due tipi: una a cassetti ad incastro sia ad uso interno che esterno e una lettiera per vermicompostaggio a terra ad uso esterno.