San Ginese, due lupacchiotti malati trovano rifugio in paese. Dopo un post arrivano i soccorsi

17 ottobre 2022 | 19:53
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San Ginese, due lupacchiotti malati trovano rifugio in paese. Dopo un post arrivano i soccorsi

I due cuccioli, rimasti senza branco, avrebbero la rogna: partite le operazioni per metterli in salvo

I social spesso fanno danni, altre volte, invece, riescono addirittura ad aiutare due piccole vite. Dopo mesi di segnalazioni finite nel vento, due cuccioli di lupo soli e denutriti avvistati a San Ginese di Compito sono ora finalmente seguiti da un’associazione di assistenza veterinaria.

Dopo mesi di telefonate è bastato un post su Facebook e la situazione si è smossa – ha raccontato Raffaella, residente in via delle ville a San Ginese – Se avessi immaginato lo avrei scritto mesi fa quando li abbiamo visti per la prima volta. Vedere quelle povere bestie in quelle condizioni è veramente straziante”.

Sembra la trama di una fiaba per bambini, invece è tutto vero: la storia di questi lupacchiotti è iniziata nel mese digiugno scorso, quando in paese li hanno avvistati insieme ad un altro cucciolo e a due lupi adulti.

“Quando li abbiamo visti le prime volte erano tutti in salute, avevano anche un bel pelo. Abbiamo immaginato che fossero i due genitori insieme ai piccoli. Poco dopo abbiamo sentito la notizia del cagnolino aggredito da un lupo a Pieve di Compito e abbiamo pensato subito a loro: forse il branco si era spostato nel paese vicino alla ricerca di cibo”.

“Dopo quella vicenda i due lupi adulti e un piccolo non li abbiamo più visti, due dei cuccioli, invece, sono sempre rimasti qui in paese. La sera li vedevamo sempre, girottolavano spesso per strada e tra le case. Man mano che passava il tempo, però, i due cuccioli hanno iniziato a stare male: adesso sono pelle ed ossa, camminano a fatica e uno dei due è anche zoppo. In paese gli diamo da mangiare, ma vederli in quelle condizioni è veramente straziante”.

Purtroppo, l’unica foto che abbiamo è quella scattata di sfuggita da un residente della zona: anche se un po’ sfocata, si riesce comuunque a capire quanto queste povere bestiole siano in seria difficoltà.

“Per mesi – prosegue Raffaella – sia io che una vicina, abbiamo chiamato chiunque: la guardia forestale, il sindaco, assessori di ogni tipo. Tutti a dirci ‘Le faremo sapere’”. Tante parole, ma fino a quel post su Facebook che, in poche ore, ha praticamente fatto il giro del Capannorese, non si è mai mosso nulla.

“È disumano fare morire di stenti e di indifferenza delle creature” aveva scritto Raffaella nel post. “Vorrei sapere qual è il motivo per cui non intervenga nessuno di competenza. Eppure è da giugno che sono qui. Ed è da giugno che li segnaliamo”.
“È possibile che nessuna delle autorità riesca a catturare dei lupacchiotti che muoiono di fame e che si avvicinano alle case per mangiare i croccantini dei gatti? Che hanno sete?”, ha scritto una vicina di casa. “Aspettate che queste creature muoiano di stenti? Per fortuna che i lupi sono protetti”.

Poi la svolta: “Il giorno dopo aver scritto i post, allertati dal vicesindaco e dall’assessore Del Chiaro – racconta ancora Raffaella – sono stata contattata dai volontari di Vega Soccorso che sono voluti venire subito sul posto: insieme a loro anche una biologa che ha preso a cuore questa storia e adesso sta seguendo i due cuccioli”.

Magri e malati, ma ancora con delle buone zampette: i due lupetti, infatti, si sarebbero spostati anche poco più lontano, in via di San Ginese. Qui, infatti, i volontari hanno trovato un loro “giaciglio”: “I due piccoli – ha spiegato la donna – si sono fatti la cuccia in una capanna, riparandosi con i teli che una famiglia usa durante l’inverno per coprire le piante. Qui i volontari hanno trovato diverse tracce, tra cui escrementi con acini di uva”.

I loro corpicini scheletrici, infatti – come ha spiegato l’associazione – non sarebbero causati solo dalla malnutrizione ma dalla rogna, una malattia molto invalidante ma che, se curata, nel giro di pochi giorni dovrebbe sparire.

L’associazione, per tenere d’occhio i due piccoli, ha posizionato sulla capanna/cuccia anche una telecamera: il prossimo step, dopo essersi assicurati che i cuccioli mangino, sarà infatti quello di cercare di identificare alla meglio i due animaletti e di dare loro le medicine, aggiungendole al cibo.

Un’impresa difficile, ma non impossibile: se i due lupetti si riprenderanno, saranno lasciati liberi in natura, sperando che si allontanino dai centri abitati e che tornino sulle alture, magari ritrovando il loro branco smarrito. Se invece le condizioni dovessero restare difficili come adesso, i piccoli saranno trasportati in un centro di recupero e poi, una volta guariti, saranno rimessi in libertà.

Quindi, adesso, non resta che aspettare: le telecamere saranno controllate nuovamente questa sera (17 ottobre) e, solo allora, potremo capire come proseguirà la storia di questi due sfortunati giovanotti. Molto probabilmente già da oggi verranno somministrate le medicine.

Intanto, il paese si sta già mobilitando per portare ai piccoli da mangiare.