Scuola Civica di Musica, Zappia: “Che fine ha fatto la riqualificazione della sede di Zone”

Il consigliere del gruppo misto: “Da quando c’è questa amministrazione si è passati da 600 a meno di 100 iscritti”
Degrado alla sede di Zone della Scuola Civica di Musica. È quanto segnala il consigliere del gruppo misto Bruno Zappia, con tanto di documentazione fotografica.
“Sono stati stanziati – dice – 400mila euro per la riqualificazione, lavori che avrebbero dovuto incominciare a giugno del 2021 alla fine delle lezioni. Doveva nascere un auditorium di 50 posti, così annunciava l’assessore Del Carlo il 16 dicembre 2019 “che avrebbe dovuto procedere alla riqualificazione funzionale ed acustica dell’edificio. Il progetto prevedeva oltre all’auditorium completamente insonorizzato, nello spazio attualmente dedicato ai saggi musicali con un nuovo palco e nuove sedi”.
“L’assessore già nel 2019 diceva che necessitavano interventi in quanto erano passati troppi anni ed era oggetto di lavori, la Scuola civica di musica avrebbe dovuto mantenere l’importante attività, la sua funzione educativa e culturale. Oggi come si vede dalle foto è un edificio abbandonato: non viene tagliata l’erba da anni, ci sono vetri rotti (del resto come in tutta Capannori). La nuova scuola è stata trasferita in Santa Margherita con solo 4 stanze. La scuola invece di iniziare a settembre come in tutta Italia a Capannori inizia a fine ottobre e quest’anno è iniziata a gennaio 2023. Ora bisogna programmare per il prossimo anno per fare in modo che a settembre possa iniziare, invece ancora oggi non se ne sa il destino. La Scuola civica di musica in 20 anni, da quando c’è questa amministrazione, da 600 iscritti è passata a meno di 100 iscritti“.
“Questa – chiude Zappia – era una delle più importante risorse culturali del territorio. La formazione culturale e politica di questo inadeguato e giovane assessore e del amministratori impediscono di programmare per investire a vantaggio della città di Capannori. La solita politica rinunciataria e minimalista di una sinistra incapace di programmare il futuro di Capannori”.