Nel decreto agricoltura lo stop ai pannelli fotovoltaici a terra, esulta Coldiretti Lucca

Elmi: "Da Porcari a Massarosa, vinta la nostra battaglia"

I pannelli fotovoltaici per la produzione di energia solare non potranno in futuro più essere installati a terra nelle zone agricole. Lo stop, arrivato per decreto del consiglio dei ministri dopo mesi di proteste e mobilitazioni da parte degli agricoltori di Coldiretti, va finalmente a mettere fine alle speculazioni.

ricostruzione impianto fotovoltaico porcari forabosco

“Salvi” centinaia di ettari di terreni fertili in provincia di Lucca diventati l’oggetto dei desideri dei fondi speculativi e dei player energetici che, complici anche le difficoltà delle imprese agricole, puntano sul business delle energie rinnovabili per generare utili. Progetti in molti casi che hanno scatenato la sommossa di amministrazioni e cittadini come nel caso di Porcari e Massarosa. 

 

La storica battaglia di Coldiretti contro i pannelli mangia suolo iniziata ormai anni fa giunge ad una svolta che possiamo definire storica. “Coldiretti non è assolutamente contraria alle fonti rinnovabili come dimostra anche la forte partecipazione alla misura del Pnrr per gli impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine. Anche nella nostra provincia le aziende hanno investito e beneficiato dei fondi del Pnrr per installare pannelli sulle coperture degli edifici aziendali che consentono da un lato la produzione di energia pulita, sostenibile, senza intaccare la disponibilità di terreni coltivabili o per il pascolo, e dall’altro di tagliare i costi dell’energia. – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca –. Il tema delle fonti rinnovabili è stato al centro delle nostre rivendicazioni con le grandi mobilitazioni a cui hanno partecipato migliaia di agricoltori. Il Dl agricoltura è una prima importante risposta alle richieste degli agricoltori che stanno affrontando una fase molto delicata tra aumenti dei costi, crollo dei prezzi dei prodotti agricoli, inflazione e stravolgimenti sui mercati. Era importante fermare una speculazione pericolosa. Questo obiettivo è stato raggiunto”.

 

Lo stop al fotovoltaico a terra mette un freno a future estensioni dei parchi solari già esistenti (ma non per quelli già approvati). Le uniche deroghe previste sono l’installazione degli impianti agrivoltaici sollevati da terra oppure finanziati dal Pnrr per raggiungere gli obiettivi europei previsti entro il 2030 mentre gli unici “ambienti” sono quelli delle cave, nelle miniere, delle aree industriali, delle aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali.

 

Ma non è l’unica novità inserita nel decreto Agricoltura richiesta da Coldiretti. Nel dispositivo approvato dal Cdm ci sono anche la moratoria dei debiti, più fondi per le filiere in difficoltà come il cerealicolo, la pesca e l’acquacoltura, per la lotta alle pratiche sleali con il rafforzamento del lavoro di Ismea. “La moratoria sui debiti è uno dei risultati più significativi. – spiega ancora Elmi – E’ uno tsunami quello che si è abbattuto sulle aziende agricole che sono costrette anche a lavorare in perdita e ad assorbire gran parte dei rincari: da una parte l’aumento spaventoso dei costi di produzione e dei tassi di interesse, dall’altro l’inflazione che ha tagliato il potere di spesa dei consumatori e del crollo dei prezzi dei prodotti agricoli che continuano, ancora oggi, a subire forte oscillazioni. La moratoria è una risposta chiara in difesa del reddito delle imprese agricole e delle comunità rurali”.

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