Bilancio del Comune di Capannori, Zappia: “Ultimi atti dimostrano che mancano soldi in cassa”

Il consigliere di opposizione: “Chi lo ha gestito finora non merita più pubblica fiducia”
“Con delibera 118 della giunta comunale del 7 maggio, è stato deciso di aderire all’accordo stipulato da Abi, Anci e Upi, per consentire a Comuni e Province di poter ‘fronteggiare le emergenze legate all’attuale scenario macroeconomico e geopolitico’ (le prossime elezioni?). Da tale adesione deriva che Capannori può sospendere per sei mesi il pagamento delle quote capitali dei mutui in atto con la Banca Popolare di Milano liberando risorse sul bilancio del 2024 per ben 463.731.87. Continueranno ad essere corrisposti i relativi interessi, mentre la delega dei pagamenti per la quota capitale si allunga naturalmente di altri 6 mesi”. Così il consigliere comunale di Capannori Cambia, Bruno Zappia, che afferma: “Una scelta analoga era stata già decisa nel 2023. Tutto questo non dimostra che i soldi in cassa mancano? E con tutti i debiti vecchi che abbiamo che ci sono da pagare.. Avevo già nel mese di marzo informato gli elettori capannoresi che dal recupero crediti della Usl Toscana nord ovest era pervenuta una diffida di pagamento spese di vecchie fatture comunali, per un totale di 1 milione e 748.875,68 euro (con ben 142.905.07 di interessi) su cui ora sono iniziate le liquidazione dovute. A fine aprile 800mila euro fissati in pagamento di canone concessorio per la Rsa di Marlia che non veniva più versato dal 2016″.
“Sempre a fine aprile – prosegue Zappia – 222,871 euro sono stati impegnati in favore della stessa Asl per pagare attività socio-sanitarie, relative a salute mentale, tossicodipendenze e handicap, riferite alle annualità 2014 e 2015. Il resto verrà poi. Evito, al momento, di elencare tutte le cause legali che l’ente Capannori ha di recente perso e che sono state attivate da ditte non saldate da anni per la loro prestazione”.
“Se questo bilancio va bene così e chi lo ha gestito finora continua a meritare pubblica fiducia – conclude il consigliere – proviamo a pensare se facessimo o avessimo fatto altrettanto a casa nostra” conclude il consigliere di Capannori Cambia.