Rontani (Udc): “Mutui a pioggia nel bilancio del Comune di Capannori. Potere delle elezioni…”

Bilancio del Comune di Capannori sotto la lente del consigliere comunale Udc, Paolo Rontani: “Quando si parla di bilancio pubblico, spesso vengono usati termini tecnici che i cittadini hanno giusta difficoltà a comprendere. Ma siccome la solidità reale di una famiglia si misura proprio sulle sue spese e, visto che l’attuale amministrazione di Capannori sostiene di proporsi faccia a faccia, proprio con spirito patriarcale, osserviamo un po’ la situazione. Negli ultimi mesi, la giunta ha approvato molte delibere finanziate con mutui da contrarre, che rappresentano debiti di lunga durata. A fine ottobre, è stata deliberata la spesa di circa un milione di euro, per grossi lavori alla piscina comunale, per far piste ciclabili, sistemare marciapiedi e spazi a verde, intervenendo per la prevenzione incendi pure ad Artè, che dunque non è/era a norma. Quanto sopra, unito ai discutibili e lenti lavori nella piazza Aldo Moro, non si poteva attuare un po’prima, invece che tutto insieme, adesso? Potenza delle elezioni, ormai prossime…”.

“E ancora – proseguie Rontani – sapete che l’indebitamento del bilancio comunale assomma a circa 40 milioni di euro, in costante crescita per i nuovi mutui contratti? Inoltre, in cassa c’è pochissimo liquido, per andare avanti si deve procedere ad anticipi di tesoreria spesso decisi in un’unica stanza, senza nemmeno coinvolgere i responsabili degli altri settori. Con il risultato che i fornitori vengono pagati con ritardi di 5/6 mesi, mentre per legge i termini sono entro 30 giorni dalla fattura, motivatamente prorogabili a 60. Un bell’esempio davvero per una pubblica amministrazione, tanto virtuosa al punto di far costruire un asilo nido inagibile dopo pochi mesi e da arrivare al fallimento con la propria società di gestione dell’aeroporto. Alla fine, i cittadini si arrabbiano, chi può permetterselo fa causa ed ecco che i costi di consulenze esterne e spese legali sono lievitati, solo in un anno salendo a ben circa 800mila euro. Poi ci sono i debiti fuori bilancio, cioè le spese impreviste e non coperte finanziariamente in apposito atto”.
“Nonostante i severi moniti della Corte dei Conti (che l’attuale amministrazione sembra non temere) sono considerevolmente cresciuti – conclude Rontani – dimostrando una certa leggerezza e pochi controlli. Ma chi paga tutto questo? I cittadini, ai quali si ribadisce che, invece, va tutto bene, mentre le imprese vanno in crisi perché non riscuotono dal Comune o vengono strozzate per pagare il pattume, le nuove generazioni nascono indebitate, mentre i futuri amministratori dovranno comunque tentar di rimediare. Infine da registrare il costo di 498mila euro per la segreteria del sindaco. Ma già, l’importante è che il Comune di Capannori sia diventato una città”.

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