Su Netflix la serie ‘Titans’: la recensione

11 gennaio 2019 | 18:20
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Su Netflix la serie ‘Titans’: la recensione

Da oggi su Netflix sarà disponibile in italiano Titans, serie realizzata per la nuova piattaforma streaming di Warner e chiamata Dc Universe. La prima stagione è composta da 11 episodi e segue le vicende di Dick Grayson, che nei panni di Robin costituirà i Titans, di cui faranno parte eroi come Starfire, Raven e Beast Boy. Fatte le dovute premesse voglio parlarvi della mia esperienza con questa serie che abbiamo avuto modo di vedere in inglese. Ammetto che mi sono avvicinato alla sua visione con uno stato d’animo che andava ben oltre il pessimismo: ero prevenuto.

Prevenuto nel considerarlo un prodotto assolutamente dal valore minimo e magari dalla resa comica: il trailer di esordio, d’altronde, non mi era piaciuto per niente (così come il poster usato per il post) e la resa estetica di alcuni personaggi mi risultava a tratti comica e raffazzonata (scusa Starfire, ma parlo proprio di te). Tuttavia già dal primo episodio si respira un qualcosa di differente dalle altre serie superoistiche, sia quelle facenti parti dell’Arrowverse della Cw, sia quelle targate Abc (ad esempio Agents of Shield). Le vicende dei nostri eroi partono per caso e il loro avvicinamento avviene gradualmente come gradualmente veniamo introdotti sulle loro storie.
Pur in solo undici puntate i protagonisti vengono delineati con la dovuta calma e precisione, riuscendo nell’impresa di farci empatizzare ed affezionarci alle loro vicende più o meno tormentate.
Proprio la brevità della serie risulta essere una carta vincente: nessun diluizione inutile della storia, pochi tempi morti e un ritmo sempre coinvolgente senza necessariamente risultare troppo frettolosa. Giova sottolineare, per chi ha imparato a conoscere questi personaggi grazie ai fumetti, che vi possono essere alcune differenze sostanziali su origini o tempistiche di formazione del team. Insomma, come si sarà capito la serie ci ha sorpreso.
Continuate la lettura della recensione di Andrea Madrigali su Project Movie se interessati.