


Un colpo forse mirato, sicuramente studiato nel minimo dettaglio. L’obiettivo dei due ladri era la casa di un giudice del tribunale di Lucca, che vive in viale San Concordio. Ma il blitz dei poliziotti ha sventato il colpo, con l’arresto dei due presunti malviventi: Georgiy Emstov, 24 anni, di origini ucraine e inottemperante al decreto di espulsione, e Rodomir Darida, 32 anni, ceco, già noto alle forze dell’ordine e colpito da un ordine di allontanamento con intimazione a lasciare il territorio nazionale. In tribunale il loro arresto è stato convalidato ed entrambi sono stati colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare, mentre gli atti saranno trasmessi a Genova, per questioni di competenza, visto che la vittima del furto è un giudice del tribunale di Lucca.
Gli agenti della squadra volanti diretti da Leonardo Leone li hanno bloccati ieri pomeriggio (7 luglio), poco dopo le 14 ad alcune centinaia di metri dall’abitazione presa di mira. Uno dei due, cercando di fuggire, ha abbandonato per strada uno zaino contenente arnesi per lo scasso, in particolari chiavi alterate e grimaldelli di ultima generazione, che poco prima, per l’accusa, gli avevano consentito di aprire la porta dell’appartamento senza alcun apparente segno di effrazione.
Il sospetto è che il furto fosse mirato, perché prima di entrare in azione i due presunti ladri erano andati a suonare a casa del padre del proprietario, che vive allo stesso piano del condominio di viale San Concordio, spiegando che stavano cercando il figlio. L’uomo ha detto che non era in casa, mentre si trovava all’interno. Quella visita era infatti sembrata subito sospetta, tanto che il figlio, che aveva con sé il cordless, si è reso conto che era spento. Questo particolare lo ha subito allarmato: a qualche metro di distanza, infatti, i ladri erano già entrati ed avevano disattivato la corrente elettrica, forse per evitare di innescare l’allarme. Così è stato dato subito l’allarme e la volante più vicina, in servizio nel quartiere proprio contro i furti, è arrivata in pochi istanti. Nel pianerottolo ha trovato due sacchi, dove era stata riposta la refurtiva dai malviventi che si erano allontanati dopo essere stati scoperti dal proprietario. La porta era stata lasciata aperta e all’interno tutte le stanze erano state messe a soqquadro. A circa 100 metri di distanza gli agenti hanno notato due uomini correre in direzione di viale Europa. Così si sono messi ad inseguirli ma nel frattempo uno dei due ha gettato a terra la borsa con gli oggetti per lo scasso. Dopo un breve inseguimento entrambi sono stati bloccati. Hanno negato di conoscersi, ma più volte erano stati controllati insieme in città. Sono stati arrestati con l’accusa di essere gli autori del furto, anche perché sono stati riconosciuti dal padre del giudice.