
Si è impiccato oggi pomeriggio (22 ottobre) in una cella del carcere San Giorgio di Lucca, dove era stato condotto ieri dopo essere stato arrestato dalla polizia di Viareggio, dopo un inseguimento tra i banchi del mercato nel cuore della città. A soli 25 anni il ragazzo, di origini sinti, e ricercato in tutta Italia perché doveva scontare una pena residua di tre anni e tre mesi di detenzione, dopo una condanna emessa dal tribunale di Bolzano e che era stata sostituita dall’affidamento in prova. Il giovane, però, conosciuto alle forze dell’ordine per reati che andavano dalla rapina, alle lesioni personali e al sequestro di persona, era sparito nel nulla. Su di lui pendeva quindi un ordine di cattura, che è stato eseguito martedì mattina al termine di un concitato episodio al mercato di Viareggio. Gli agenti lo avevano notato in compagnia di una donna: subito dopo il giovane aveva iniziato a correre tra i banchi per far perdere le sue tracce.
Ne era nato un inseguimento, terminato con l’arresto in via Mazzini. Oggi pomeriggio il dramma in una cella del San Giorgio: il 25enne, forse sopraffatto dai sensi di colpa o per la disperazione per la condanna da scontare in carcere, ha preso l’estrema decisione di togliersi la vita. Per lui non c’è stato niente da fare. Al momento dell’arresto aveva detto di risiedere a Bolzano e di avere 23 anni. I poliziotti però si erano insospettiti e lo avevano condotto negli uffici del commissariato per identificarlo. Era emersa così la sua vera identità e soprattutto la condanna che lo aveva colpito, segnando evidentemente la sua vita.