Garante dei detenuti boccia il carcere: celle troppo piccole

Nel carcere di Lucca “abbiamo superato le criticità di sovraffollamento del passato con punte di 200 detenuti ma ad oggi ancora le presenze non corrispondono alla capienza. Le celle non sono adatte alla reclusione, sono troppo piccole”, “la sala colloqui non è a norma” e “il locale infermeria” è inadeguato. Lo ha detto oggi il garante regionale dei diritti dei detenuti Franco Corleone, al termine di un sopralluogo al penitenziario di Lucca. La visita rientra nel percorso che il garante sta portando avanti attraverso gli istituti penitenziari della Toscana con l’obiettivo di verificare se la diminuzione del numero di detenuti rispecchi anche il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Per Corleone “eliminare il bancone divisorio tra detenuto e visitatore nella sala colloqui, annettere un locale all’infermeria e ristrutturare la seconda sezione da dedicare alle attività ricreative e culturali dei carcerati. Con queste modifiche al San Giorgio ci sarebbe una situazione più accettabile”.
La casa circondariale di Lucca, ha ricordato il garante, “ha una capienza di 91 carcerati e ne ospita 121, dei quali 72 tossicodipendenti”. Il carcere è piccolo ed è ubicato in una struttura antichissima all’interno delle mura di cinta della città – ha ricordato il garante -, in pieno centro storico, e in origine ospitava un convento di monache di clausura per poi essere trasformato in penitenziario in epoca napoleonica.