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Armato di pistola aveva minacciato e picchiato in strada una giovane donna con la quale aveva avuto una breve relazione. Soltanto l’intervento di giovane di origini marocchine che aveva assistito alla scena avvenuta sulla via Sarzanese aveva permesso alla ragazza di fuggire. Quell’uomo, un 34enne che era residente al campo rom di Lucca e che ora vive a Seravezza, è stato rintracciato e denunciato dalla polizia. Lo hanno inchiodato le indagini della squadra mobile, diretta da Virgilio Russo, che lo accusa di violenza privata, minacce gravi e porto abusivo di armi. Gli investigatori dopo aver sentito alcuni testimoni dei fatti ha individuato l’aggressore, che aveva picchiato la ragazza con la quale aveva avuto in passato una relazione sentimentale.
Mentre la picchiava, secondo quanto ricostruito, un marocchino che abita poco distante al luogo dove si era consumata l’aggressione era intervenuto in difesa della ragazza, riuscendo a sottrarla alla furia del suo aguzzino e farla scappare. La ragazza, grazie al suo provvidenziale intervento, aveva rimediato solo una settimana di prognosi per ecchimosi superficiali. L’aggressore però aveva indirizzato la sua furia verso il marocchino, minacciandolo di morte con una pistola. I poliziotti, poco dopo l’episodio, lo hanno individuato e perquisito anche nell’auto. L’arma non è però stata trovata anche se il racconto del giovane marocchino è ritenuto credibile e coerente dagli investigatori.