Deruba invalido e aggredisce la nipote: presa rapinatrice

15 dicembre 2015 | 10:47
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Deruba invalido e aggredisce la nipote: presa rapinatrice

Ha approfittato di un anziano invalido per introdurglisi in casa con una scusa e lo ha derubato dei soldi, circa 40 euro, che teneva sul tavolo del salotto. Poi ha iniziato a correre verso l’ingresso, dove ha trovato la nipote del pensionato 79enne che ha aggredito per guadagnarsi la fuga. La rapinatrice fuggita in bicicletta è stata però acciuffata poco dopo a San Vito dai carabinieri del radiomobile che l’hanno arrestata. Nei guai con l’accusa di rapina è finita una donna di 46 anni, già nota alle forze dell’ordine.
E’ accaduto tutto attorno alle 19,30 di ieri sera (14 dicembre) a Lammari, a 24 ore dalla rapina violenta nella casa di un commerciante cinese di 72 anni di Segromigno in Monte, legato al letto e imbavagliato da 4 banditi che lo hanno derubato dell’incasso del negozio Caspita di Lammari, di cui è titolare.

La rapina a Lammari. Poco prima dell’ora di cena, la ladra si è presentata a casa dell’invalido chiedendo di entrare con una scusa. Il pensionato, che in quel momento si trovava da solo, non a esitato pensando di potersi rendere utile. La donna, però, approfittando di una distrazione dell’anziano, gli ha preso i 40 euro che erano sul tavolo e si è allontanata velocemente. All’ingresso però è sopraggiunta la nipote con cui è nata una colluttazione. La parente dell’invalido è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso per ferite giudicate guaribili in 7 giorni, mentre la rapinatrice è stata rintracciata poco dopo sulla via Pesciatina a San Vito dai carabinieri del radiomobile che la stavano cercando in lungo e in largo dopo aver ricevuto la segnalazione dell’avvenuta rapina. Un arresto lampo operato grazie all’intensificazione dei controlli contro i furti da parte dei carabinieri: l’arrestata è stata trattenuta nella camera di sicurezza della caserma in attesa di essere processata con il rito direttissimo. Comparsa di fronte al giudice è stata condannata a due anni e 20 giorni di reclusione e al pagamento di 500 euro di multa: è stata messa agli arresti domiciliari nella sua abitazione.