
Era nato un po’ per gioco e come una scommessa: riscoprire le radici e l’appartenenza ad una comunità, con gli stessi valori, la stessa storia e tradizione. L’esperimento, ora si può dire, è stato un fallimento – almeno degli obiettivi da cui sembrava essere sorto. Se due indizi fanno una prova, quel che si può dire con certezza è che il gruppo Sei lucchese se creato su Facebook non tollera censure.
Ma forse servirebbe ben altro a spiegare come mai nel giro di pochi mesi sono cambiati gli amministratori del gruppo.
I primi avevano abbandonato l’impresa perché quello spazio era diventato ingestibile. Per il tempo che richiedeva per la moderazione, ma soprattutto perché i due amministratori si sentivano nel mirino di continue accuse e cattiverie. Ieri anche l’amministratore che era subentrato ha dato forfait, ma nel farlo ha spiegato pubblicamente i motivi, prima di cancellarsi dal gruppo, con un post che è stato molto chiacchierato.
L’ormai ex amministratore, contattato, non ha voluto commentare la sua decisione ed è comprensibile visto che si è ritenuto più volte minacciato anche in modo grave, attraverso il gruppo che con buona volontà e pazienza si era offerto di moderare. Sono molto gravi le circostanze riferite in un post di addio al gruppo: poche righe in cui l’ex amministratore racconta di aver ricevuto l’ennesima minaccia. “Sinceramente – si legge nel momento in cui scriviamo non è stato rimosso – non credevo ci fossero così tante persone cattive, pronte ad attaccare per tutto che non comunicano ma accusano. Dopo l’ennesima minaccia ricevuta di venirmi sotto casa a troncare le gambe, prendermi a botte e rompermi le ossa, e dopo l’ennesima preoccupazione fatta prendere a quella santa donna di mia moglie do forfait”. Parole, insomma che non lasciano adito a ripensamenti. E infatti subito dopo l’utente amministratore si cancella. Ma prima rincara la dose, in quello stesso post: “A tutti quei delinquenti – scrive – che hanno fatto piangere mia moglie auguro tutto il bene possibile: forse hanno avuto troppo male nella loro vita ed ecco perché adesso sono così cattivi dentro. Quindi questo gruppo rimarrà a voi: non entreremo, non modereremo. La vita è una sola e sinceramente non vale la pena complicarsela con persone cattive”.