Infermiera sospesa, il giudice annulla il provvedimento

Un giorno di sospensione e niente retribuzione: è questa la sanzione disciplinare che ha colpito un’infermiera coordinatrice dell’ospedale San Luca e che è stata annullata dal giudice del lavoro dei tribunale di Lucca che l’ha ritenuta infondata. Una sentenza, che ha disposto la cancellazione della misura assunta dalla dirigente in servizio all’ospedale. La dipendente, iscritta alla Cisl Fp, può tirare un sospiro di sollievo.
“La dipendente – spiega Luciano Cotrozzi della Cisl Fp – è stata brillantemente assistita nella causa civile contro l’amministrazione sanitaria dell’Azienda Usl 2 di Lucca dall’avvocato Nicola Gori. Il ricorso al giudice del lavoro si è reso necessario per la rigida posizione assunta fin dall’inizio dalla dirigente infermieristica che, senza voler sentire ragioni ha provveduto ad irrorare alla coordinatrice infermieristica una ingiusta contestazione disciplinare. Con la sentenza, il giudice del lavoro ha dichiarato l’illegittimità della sanzione disciplinare (1 giorno di sospensione dal servizio con privazione della retribuzione) impartita dalla dirigente infermieristica ed ha condannato l’Usl sia a restituire le somme illegittimamente trattenute all’interessata, sia al pagamento delle spese legali”.
“Fermo restando la responsabilità dettata da legge dei dirigenti sul controllo dei dipendenti ad essi assegnati – spiega Cotrozzi – Cisl Fp intende sottolineare come gli stessi controlli devono essere fatti unicamente nell’interesse della funzionalità dei servizi, nel rispetto delle regole e della giusta causa. Occorre sapienza e capacità di valutar i fatti. Poiché così sembra non essere stato nel caso specifico, ci interroghiamo su due aspetti preoccupanti: il primo riguarda il comportamento della dirigente infermieristica per come ha gestito l’intera vicenda. Trattasi di incompetenza? Di abuso di potere? O cos’altro? Il secondo aspetto su cui vale la pena di interrogarsi riguarda la spesa che l’Usl dovrà sopportare essendo stata condannata dal Giudice del Lavoro al pagamento delle spese legali. La considerazione sul buon utilizzo dei soldi pubblici è d’obbligo”.