
“La Tia è una tassa quindi Sistema Ambiente ed Ascit non possono richiederci sopra l’Iva”. Va all’attacco Aducons Lucca che passa alla carica sulle richieste di rimborso dei lucchesi. “La Corte di Cassazione – spiega Aducons – ha pronunciato a sezioni unite, una sentenza che fa definitiva chiarezza su una questione giuridica che, sino a questo momento è stata oggetto di forti contrasti. Con la sentenza 5.078 del marzo scorso la Cassazione – aggiunge Aducons – ha chiarito una volta per tutte che la Tia, tariffa che viene pagata ai comuni per lo smaltimento dei rifiuti solidi ha natura tributaria. Di fatto questo ha dato conferma all’orientamento che anche l’associazione dei consumatori Aducons Toscana ha seguito nell’instaurazione delle cause civili volte ad ottenere il rimborso dell’Iva che gli utenti hanno indebitamente pagato per 10 anni”.
“La Suprema Corte ha in pratica stabilito – sostiene Aducons – che, essendo la Tia un tributo, e non potendo applicarsi l’Iva su un tributo, detta imposta debba essere rimborsata agli utenti.
Le cause civili che i legali dell’Aducons Toscana hanno instaurato a nome dei cittadini lucchesi, sono volte proprio ad ottenere la dichiarazione di illegittimità dell’applicazione dell’iva sulla Tia ed il conseguente rimborso agli utenti dell’imposta pagata all’ente gestore nei 10 anni precedenti l’iscrizione al ruolo delle cause”. Attualmente, una decina di utenti hanno già ottenuto sentenza di condanna al gestore, che dovrà rimborsare l’Iva indebitamente percepita, e dovrà altresì rifondere a ciascuno di essi le spese ed i compensi legali. Nel complesso la sede lucchese di Aducons Toscana ha presentato un centinaio di richieste di rimborso per cifre che vanno dai 150 ai 1.000 euro. Per informazioni ci si può rivolgere alla sede lucchese dell’associazione in via del Crocifisso, telefono 0583 53457.