Auto civetta, il comandante dei vigili dal gup

13 maggio 2016 | 04:00
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Auto civetta, il comandante dei vigili dal gup

Peculato d’uso e falso ideologico. Sono queste le ipotesi di reato con cui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio del comandante della polizia municipale di Lucca, Stefano Carmignani, che dal 17 febbraio è iscritto nell’apposito registro. Adesso la parola passa al gup: l’udienza è stata fissata al prossimo 22 luglio. A quel punto il giudice potrà decidere se rinviare a giudizio il comandante o se archiviare. La notizia dell’inchiesta partita da diversi mesi è ‘esplosa’ quando il 1 febbraio scorso gli uomini della pg dei carabinieri si presentarono al comando di piazzale San Donato e all’ufficio personale del Comune di Lucca per acquisire documentazione sugli accessi alla Ztl di auto riconducibili al comandante o sulle missioni dell’auto civetta.

In meno di venti giorni erano stati due i “blitz” eseguiti dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura che al comando hanno acquisito documentazione inerente i mezzi in uso al comandante, gli accessi alla Ztl, e perfino i fogli delle presenze al lavoro di Carmignani (nella foto), acquisiti all’ufficio personale del Comune. Atti volti a confermare eventualmente l’accusa del peculato d’uso: l’ipotesi degli inquirenti, in particolare, è che sia stata utilizzata dal comandante, in modo improprio, l’auto civetta dei vigili urbani che in genere viene impiegata per i servizi in borghese. Quanto invece all’ipotesi di falso ideologico in certificati o autorizzazioni amministrative, al vaglio ci sarebbero alcuni pass per gli ingressi in area Ztl per vetture private in uso al comandante.
Viaggi e ‘missioni’ nel mirino. Sotto la lente degli inquirenti ci sarebbero in particolare una decina di viaggi del comandante che, dai primi accertamenti, sono sembrati “sospetti”. Secondo l’accusa, in particolare, il comandante dei vigili avrebbe utilizzato l’auto di servizio per scopi privati, o, viceversa l’auto privata facendo risultare poi la presenza al lavoro.
L’inchiesta della procura aveva mosso i primi passi dalle segnalazioni contenute in una serie di esposti finiti sul tavolo del magistrato e l’obiettivo è trovare o meno riscontro alle denunce molto circostanziate che hanno messo nel mirino la guida dei vigili urbani.
La procura aveva aperto, comunque, altri filoni d’indagine sul comandante. In particolare era finito nel mirino anche le assunzioni alla Lucca Holding Servizi, nella delicata fase della trasformazione della società municipalizzata in braccio operativo del Comune per le riscossioni di tributi e sanzioni. Gli investigatori della sezione di pg dei carabinieri il 21 marzo scorso si erano presentati negli uffici della partecipata a Sant’Anna, acquisendo tutte le carte relative alla selezione pubblica indetta tra settembre e ottobre scorsi e nella cui commissione era presente anche il comandante Carmignani per l’assunzione di personale amministrativo addetto alle sanzioni per violazioni al codice della strada e alle relative riscossioni, un servizio che era affidato alla ditta Maggioli, con cui però l’amministrazione ha deciso di rescindere il contratto, così come è stato fatto, per quello che concerne i tributi, con Equitalia.