Si fanno la piscina abusiva, scoperti

4 luglio 2016 | 14:58
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Si fanno la piscina abusiva, scoperti

Arriva il caldo dell’estate e sulle colline spuntano anche le piscine abusive. Quella scoperta nei controlli contro l’abusivismo edilizio dalla polizia municipale di Lucca a Meati è risultata costruita senza uno straccio di autorizzazione e gli agenti hanno bloccato i lavori, che erano per il resto già a buon punto. Ma non si tratta di un caso isolato: irregolarità sono state accertate anche in una villa di via Maulina, dove si stava realizzando una strada di accesso alla piscina e una tettoia in muratura da adibire a parcheggio delle auto. Sono soltanto due delle situazioni emerse nel corso dell’attività ispettiva del mese di giugno.

La situazione più grave è quella di Meati, dove il blitz della polizia municipale ha permesso di smascherare un totale abuso edilizio. Non solo per quello che riguarda la costruzione della piscina da 10 metri per 5 ma anche del perimetro in pietra, per il relax prima del tuffo e un muretto di cinta per separare l’area dalla zona riservata alla sosta delle auto. Il tutto senza aver chiesto le dovute autorizzazioni all’ufficio edilizia. I controlli, infatti, hanno accertato che i lavori si stavano eseguendo in assenza del permesso a costruire e sono stati immediatamente sospesi.
Diverso il discorso per la villa di via Maulina dove sono state riscontrate invece difformità alla Dia che era stata in effetti rilasciata dal Comune ma per un progetto diverso da quello che secondo i vigili urbani si stava invece realizzando. In particolare è finita nel mirino la realizzazione di una tettoia con mezzane murate a corredo di un manufatto, dove invece doveva rimanere un semplice pergolato. Un’altra tettoia per il ricovero delle auto è risultata abusiva, perché doveva esserci anche in questo caso solo un pergolato con lo stesso utilizzo per l’immobile residenziale. Abusiva anche la strada interna alla proprietà, che sarebbe dovuta rimanere in ghiaia.
“Sorpresa” anche in una villetta della traversa nona di via Romana ad Antraccoli, dove i proprietari si sono “allargati” ricavando una nuova unità immobiliare dalle due esistenti (e autorizzate). Tra le altre cose è stato scoperto un annesso con tre barbecue e un forno per le cene in giardino. Non solo: al piano terra era stato realizzato un ripostiglio al posto di una rimessa e altri due stanzini erano stati ricavati nel porticato, e al primo piano erano “spuntati” un guardaroba, un bagno, un porticato chiuso da una vetrage. Sempre al primo piano era stato ampliato il salotto, realizzato un altro bagno e un ripostiglio. Al secondo piano c’era infine la camera, il bagno e il ripostiglio.
(La foto è d’archivio)