
Un’evasione fiscale per oltre 100 milioni di euro, grazie a una serie di società fittizie, delle “cartiere”, nel settore della vendita di alimentari, è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Padova e perquisizioni sono state effettuate anche in provincia di Lucca, in alcune aziende dl settore. Le fiamme gialle hanno arrestato Marisa Rigon, 56 anni, imprenditrice vicentina che, secondo l’accusa, aveva organizzato con Virgilio e Michele Paganin, padre e figlio titolari della Nordingross, operante nel mercato della grande distribuzione alimentare, un sistema fraudolento per evadere l’Iva attraverso una ventina di società fasulle in Italia e all’estero.
I due Paganin sono stati indagati per associazione a delinquere per una serie di reati tributari. A scopo preventivo ai due sono stati sequestrati 6,2 milioni di euro, mentre a Marina Rigon sono stati bloccati 1,7 milioni. Gli indagati nell’inchiesta coordinata dalla procura di Padova, a vario titolo, sono in tutto 68 per i reati di associazione per delinquere, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e occultamento e distruzione di documenti.
L’operazione della finanza ha portato anche a 120 perquisizioni che hanno riguardato ditte delle province di Padova, Vicenza, Rovigo, Treviso, Verona, Venezia, Udine, Trento, Milano, Brescia, Torino, Ferrara, Lucca, Chieti, Roma, Latina, Caserta, Napoli, Foggia, Sassari e Messina.
I due Paganin dal 2009, con il sistema delle “cartiere” che permetteva loro di evadere l’Iva, avrebbero ottenuto merci sottocosto creando una posizione dominante sul mercato e danneggiando gli altri operatori del settore. Marina Rigon, da parte sua, sempre per l’accusa, era la responsabile della creazione delle società fittizie intestate a figure secondarie, con sedi anche in Slovenia e Romania, andando a raccogliere il denaro illecitamente realizzato da gestire con i titolari della Nordingross.