
La sua improvvisa morte ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei familiari, ma anche dei tanti amici e colleghi con cui Matteo Simonini ha condiviso la passione per la fotografia e la grafica, ma anche quella della politica. L’ex consigliere comunale di Gallicano, editor alla Rai di Milano, e morto mercoledì scorso (5 ottobre) nel suo appartamento nel capoluogo lombardo (Leggi) sarà seppellito nel cimitero comunale del suo paese d’origine, dove martedì pomeriggio (11 ottobre) alle 15 si svolgeranno i funerali.
E’ questa la volontà della famiglia che mercoledì scorso era accorsa tutta a Milano, dopo essere stata avvisata dai carabinieri che avevano trovato in casa il corpo ormai senza vita di Matteo, ucciso a soli 31 anni da una malattia fulminante. Lo dovranno confermare comunque gli esami disposti all’esito dell’autopsia sulla salma, necessaria a chiarire i dubbi sulla sua morte prematura.
Matteo stava male ormai da una settimana: aveva accusato forti malditesta e nausea e si era fatto visitare ma il suo malessere era sembrato inizialmente da attribuire ad una semplice influenza. Purtroppo però la situazione è precipitata nella notte tra martedì e mercoledì. Al mattino non si è presentato a lavoro e i colleghi hanno dato l’allarme dopo aver provato invano a chiamarlo sul cellulare. Il giovane grafico e editor della Rai, che aveva lavorato alla produzione di alcuni programmi anche molto noti come The voice, è stato trovato morto poco dopo dai carabinieri che si sono recati a casa della vittima per scoprire cosa fosse accaduto.