





Fiamme, dalla prima mattinata di oggi (16 marzo), a un magazzino della Lucart di Porcari in via Ciarpi. Per cause al vaglio dei vigili del fuoco, intervenuti in forze sul posto, ha preso fuoco un’area di stoccaggio della carta riciclata utilizzata dall’azienda. Le operazioni sono iniziate poco dopo le 8,30 di questa mattina e sono proseguite per tutta la giornata e anche in serata fra spegnimento e bonifica delle balle di carta pressata poste sotto una tettoia. L’intervento è stato particolarmene lungo e complicato proprio per la natura del materiale incendiato. Dopo lo spegnimento delle fiamme, infatti, i vigili del fuoco hanno dovuto portare sul piazzale le balle di carta riciclata pressata per analizzarle una ad una ed eliminare eventuali focolai.
Per domare l’incendio, visibile anche a molta distanza, sono state necessarie tre squadre di vigili del fuoco ed è stato allertato per un rinforzo anche il comando di Pistoia.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale di Porcari e i tecnici dell’Arpat che hanno escluso al sindaco, arrivato sul posto, possibili danni per l’ambiente. Per sicurezza il primo cittadino Alberto Baccini ha richiesto anche l’intervento dei tecnici della Asl che effettueranno i dovuti rilievi sanitari.
La causa del rogo, secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco e dei responsabili della sicurezza dell’azienda, sarebbe del tutto accidentale. Possibile che l’incendio, infatti, sia scaturito da alcune scintille partite da uno dei muletti usati per la movimentazione del materiale, altamente infiammabile. Nessuno degli operai presenti al momento dell’incendio nelle vicinanze del magazzino è rimasto ferito né intossicato dal fumo e dalle fiamme che si sono levate nella struttura, che non ha subito danni anche grazie al tempestivo intervento dei mezzi dei vigili del fuoco.
Nel pomeriggio sono arrivati i primi risultati delle analisi di Arpat. L’incendio, secondo i tecnici che hanno analizzato l’area, ha interessato circa 3mila metri cubi di materiale, in un’area di circa 600 metri quadri. Secondo quanto riferito dalla Lucart, il materiale bruciato era costituito solamente da macero bianco non plastificato. “Al momento del sopralluogo del personale dell’agenzia – scrive Arpat – al di fuori dello stabilimento, in prossimità dei primi recettori, il fumo non era particolarmente denso e l’odore non risultava acre né intenso. Si presentava di colore bianco ed il pennacchio quasi verticale, in quanto, al momento dell’incendio non vi erano particolari condizioni di vento. Visivamente il fumo copriva il piazzale della ditta. Si stima che, stante le suddette condizioni meteo, la ricadute di eventuale materiale particellare abbiano interessato prevalentemente il piazzale della ditta. Le acque utilizzate per spegnere l’incendio sono state canalizzate nel bacino di raccolta acque di prima pioggia. La ditta ha comunicato l’intenzione di smaltire le acque utilizzate per spegnere l’incendio come rifiuto”.