Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo

26 ottobre 2017 | 11:41
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Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo
Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo
Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo
Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo
Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo
Arriva lo sfratto: minaccia di buttarsi con il bimbo

Ha tentato un gesto estremo, pur di evitare lo sfratto. Il dramma di una famiglia, in particolare di una donna di origini straniere con un bambino piccolo è stato al centro di un triste episodio che ha tenuto impegnate stamani (26 ottobre) le forze dell’ordine, a Rughi, frazione del Comune di Porcari.
Quando gli ufficiali attorno alle 10 si sono presentati a casa della donna, in via Romana, lei prima si è barricata in casa poi si è affacciata alla finestra, tenendo in braccio un bimbo piccolo e minacciando di buttarsi se non l’avessero lasciata in quella abitazione.

Sul posto, oltre al personale del 118, sono accorsi anche i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno iniziato una lunga trattativa per convincere l’inquilina a non commettere atti inconsulti. Del fatto è stato interessato anche l’ufficio casa del Comune di Porcari, il cui personale si è recato sul posto per verificare la situazione assieme agli assistenti sociali. Alla fine la donna è stata convinta a lasciare l’abitazione dai carabinieri ed è stata accompagnata in ambulanza al pronto soccorso per gli accertamenti del caso e perché in stato di forte stress emotivo.
A seguire l’intera vicenda per conto dei commercianti l’assessore al sociale del Comune di Porcari, Lisa Baiocchi, che così ripercorre la situazione del nucleo familiare sfrattato: “Si tratta – spiega – di un nucleo già conosciuto e ben seguito dai servizi sociali del Comune. Gli stessi hanno ricevuto la notifica di sfratto dall’abitazione, che è di un privato ma usata dal Comune come casa di emergenza come situazione temporanea per i nuclei in difficoltà. Una struttura, peraltro, concepita anche per una coabitazione con un’altra famiglia”.
In questo caso invece capofamiglia, moglie, figlia con due bambini piccoli e bimbo di dieci anni non solo sono rimasti in quell’appartamento per due anni, ben oltre il limite previsto per sei mesi, rinnovato con successive proroghe, ma hanno anche rifiutato in più occasioni l’ipotesi di coabitazione. “Nonostante una serie di diffide – prosegue l’assessore – la famiglia ha proseguito con un atteggiamento non collaborativo. Nel frattempo, vista la presenza di minori nell’alloggio, il servizio sociale si è attivato per la ricerca di soluzioni alternative. Alla ragazza con due figli piccoli è stata offerta la possibilità di alloggiare in una struttura di donne con minori, ma ci siamo trovati di fronte a un muro. Anche per il figlio di 10 anni c’era la possibilità di essere ospitato in una struttura per bambini. Vista la posizione di diniego su tutte le ipotesi da parte della famiglia si è arrivati al giorno dello sfratto. Da parte nostra riteniamo di aver fatto tutto quanto in nostro potere per permettere alla famiglia di organizzarsi e trovare una nuova sistemazione”.
“Stamattina – racconta l’assessore – sono intervenuti i carabinieri per la mediazione e sono riusciti a far lasciare l’alloggio. La casa è stata chiusa e anche la giovane che aveva avuto le reazioni più esagitate si è poi allontanata con la famiglia”.

Le foto di Domenico Bertuccelli