Pecora sbranata da un lupo a Sillico

18 novembre 2017 | 14:33
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Pecora sbranata da un lupo a Sillico

E’ il più grande killer della montanga Garfagnina, un predatore che non teme rivali, furbo, scaltro e agile e ora è tornato a colpire anche tra le alture del Sillico nel Comune di Pieve Fosciana. Due settimane fa Bruno Bertoncini in paese conosciuto da tutti con il soprannome di ‘Pallera’, allevatore di pecore tra le altre cose, una mattina quando si è alzato ha trovato un pecora del suo gregge sbranata. Un’eventualità che chi vive al Sillico sa che può accadere alle volte: ad attaccare le pecore sono anche altri predatori, cani, randagi, volpi che magari non riescono, ma ci provano. Questa volta ci sono le prove inconfutabili che, anche grazie alla caparbietà di Bertoncini, hanno dimostrato che a sbranare le pecore era stato un giovane lupo che agisce da solo. Un piccolo giallo che è stato risolto attraverso l’utilizzo di fototrappole posizionate dall’Unione dei comuni della Garfagnana e che ha permesso di riprendere il predatore proprio mentre era in azione durante la notte.

Bertoncini che è anche consigliere comunale di Pieve Fosciana oltre ad allevare pecore gestisce anche un agriturismo al Collettino, una località di Sillico, e ha una tenuta di circa 8 ettari, al centro della quale c’è l’ovile: le pecore negli otto ettari vivono libere, visto che la proprietà è interamente recintata, proprio per evitare che gli ovini possano allontanarsi e mettersi nei guai.
“Una mattina mi sono alzato e ho trovato nella parte più lontana dall’ovile una pecora sbranata – racconta Bertoncini -: qui a casa ho un gregge di circa 70 capi. Non è facile dire chi possa essere stato ad attaccare le pecore, visto che qui di animali selvatici ce ne sono molti, compresi i cani inselvatichiti, ma questa volta per il tipo di ferite e per altri dettagli ho subito pensato che si trattasse di un lupo. A quel punto ho avvisato gli esperti dell’Unione dei Comuni, che nella mia zona avevano anche piazzato delle fototrappole alcuni mesi fa e abbiamo visionato le riprese che hanno confermato che era un canide ad essere passato nella zona, ma questa non era la prova certa che fosse stato un lupo ad attaccare la pecora, allora alla fine gli esperti dell’Unione hanno acconsentito a mettere la trappola vicino alla carcassa e attendere che il predatore tornasse a finire il pasto”.
“E’ bastato attendere qualche giorno e una notte, come si vede nelle immagini (quelle presenti nell’articolo scattate dalla foto trappola dell’Unione dei Comuni della Garfagnana ndr), è arrivato – racconta Bertoncini – e questa volta si è visto in modo chiaro, come hanno confermato esperti e dottori, che non è un cane inselvatichito o un cane ibrido con i lupi, ma un lupo puro. Si tratta di una animale giovane di un paio di anni, che sicuramente vive fuori dal branco perché è stato cacciato dal capobranco, e si aggira per le nostre montagne. Ogni tanto si avvicina ai centri abitati”.
“Per noi allevatori – racconta ancora Bertoncini – è un problema vero, perché causa un danno economico. E’ vero che in passato alle volte sono stati dati dei risarcimenti a chi ha subito l’attacco dei lupi, ma anche qui non c’è una regola certa, quando troppi soldi o quando niente. Alcuni anni fa chi ebbe le pecore attaccate dal lupo fu risarcito con oltre 360 euro a pecora, una cifra eccessiva: ora invece sono anni che nessuno ci dà niente come risarcimento. Capisco che l’ecosistema vada tutelato, che sia imporatante per la biodiversità e che anche questo animale debba mangiare, ma non le mie pecore. Per noi allevatori rimane un problema”.
La presenza del lupo, secondo Bertoncini, che è persona attenta allo stato dell’ambiente in cui vive, è confermata anche da altri elementi. Nella zona del Sillico, a Pieve Fosciana e Fosciandora sarebbe confermata confermata anche da altri episodi. Ad esempio, dal fatto che quest’anno da quanto si è aperta la caccia al cinghiale non sono stati trovati giovani esemplari, che sono una delle prede preferite dal lupo.
Della presenza del lupo si è interessato anche il sindaco di Peive Fosciana Francesco Angelini, che spiega: “Che ci siano i lupi ormai è confermato, semmai è ancora da capire il loro comportamento. Secondo gli esperti che ho interpellato non si tratta di animali pericolosi per l’uomo, non abbiamo documentazione di avvistamenti faccia a faccia con le persone che vivono la montagna, ma che ci siano non c’è dubbio e alle volte si avvicinano anche ai centri abitati: proprio questo comportamento è da studiare. Una delle ipotesi più attendibili vorrebbe che il relativo avvicinamento all’abitato sia determinato dal fatto che gli altri animali selvatici, le loro prede, tendono a stare sempre più vicino all’uomo e quindi anche loro per seguire le prede alle volte si avvicinano, ma niente fa pensare che siano intenzionati ad attaccare l’uomo”.

Gabriele Mori