





Cordoglio alla chiesa Don Bosco al Marco Polo di Viareggio per i funerali di Simonetta Puccini. C’era il mondo della lirica, oltre alle istituzioni, alla funzione funebre per la nipote del Maestro. In prima fila il prefetto Maria Laura Simonetti e, di fianco, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. Alle due realtà territoriali e alle fondazioni che portano il nome del Maestro Giacomo Puccini, i cui rappresentanti erano presenti in chiesa, così come il direttore artistico del teatro del Giglio, Aldo Tarabella, spetterà portare avanti, come ha fatto così tenacemente la nipote, la memoria dell’artista.
Così ha ricordato Simonetta il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro: “La notizia della scomparsa di Simonetta Puccini è arrivata in una mattina di sole e di freddo. Una di quelle giornate limpide, nelle quali le colline si specchiano nelle acque del nostro lago. Lago tanto caro al Maestro, e intorno al quale hanno ruotato le vite della famiglia Puccini. Sponde che hanno attraversato quasi indenni il secolo scorso, affrontato due guerre, l’urbanizzazione. Luoghi che hanno accompagnato le sere pensose di Puccini, i momenti di raccoglimento, ma anche le goliardìe, le passioni, la caccia. Così si racconta che il coro a bocca chiusa di Madama Butterfly sia stato ispirato dal suono del vento che accarezzava le canne e che molti dei personaggi delle opere di Puccini fossero ispirati dagli abitanti di Torre del Lago”. “Anche Simonetta Puccini – ha proseguito – era un tutt’uno con questi luoghi: donna appassionata, tenace, combattiva. Erede di memoria e attenta custode della Casa Museo che grazie a lei è tornata a nuova vita: un percorso faticoso e difficile, voluto con anima e cuore. Instancabile testimone della grandezza del Maestro, Simonetta era una presenza fissa alle rappresentazioni delle opere del Festival Pucciniano. Sempre in prima fila seguiva attenta le rappresentazioni, che avrebbe voluto sempre fedelissime al libretto, non lesinando complimenti ma nemmeno critiche. A questa donna, per molti dal carattere difficile, ma che io ricordo aperta e cordiale, questa amministrazione, in accordo con la Fondazione Festival Pucciniano, ha deciso di dedicare quella prima fila del Teatro Puccini che tante volte l’ha vista gradita ospite. A nome mio e di tutta l’amministrazione comunale, porto questo estremo saluto a Simonetta Puccini, certo che con lei se ne è andato anche un pezzo di storia della nostra città”. Tra gli intervenuti, anche il prefetto di Lucca, la dottoressa Maria Laura Simonetti, che ha dichiarato: “Ho conosciuto personalmente Simonetta Puccini, una signora colta, appassionata e di forte personalità, che sapeva comunicare il suo amore per la musica e per la terra che il nonno ha reso celebre in tutto il mondo. Sono certa che quanto ha saputo costruire sarà coltivato con altrettanta passione nell’interesse universale della cultura”. Commosso anche il saluto del Festival Pucciniano, letto durante la funzione dal vicepresidente Alberto Pisanelli: “Donna di salde convinzioni, la signora Simonetta nella vita ha avuto una sola grande passione: l’arte e il ricordo del nonno Giacomo. Una passione e una missione per cui Simonetta Puccini ha combattuto tante battaglie. Quanti di noi hanno avuto il privilegio di incontrarla hanno conosciuto la determinazione e la dedizione con cui ha portato avanti il fermo impegno di mantenere e custodire il patrimonio materiale e immateriale del Maestro Giacomo Puccini”. “La scomparsa di Simonetta Puccini è per noi tutti una perdita immensa”, fa sapere il consiglio d’amministrazione della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini. “La signora Puccini ha saputo dare nuova vita alla villa del nonno, soprattutto perché non l’ha mai considerata solo un museo e un mausoleo ma l’ha sempre ritenuta – e ha spinto gli altri a ritenerla – una casa da vivere e da amare per il suo valore inestimabile. Oltre ad essere un patrimonio storico e culturale incalcolabile, villa Puccini racchiude l’essenza del Maestro e racconta a chi la visita che qui, tra le sue mura, tutto è cominciato”. Il progetto iniziato da Simonetta Puccini non si interromperà con la sua scomparsa: la Fondazione che porta il suo nome continuerà l’importante lavoro di valorizzazione e promozione delle opere del Maestro e della villa mausoleo tanto amata dal nonno prima e dalla nipote poi. Continueranno i necessari lavori di restauro dell’edificio, sia a livello strutturale che pittorico, e proseguiranno le opere di riqualificazione dell’ex albergo adiacente la villa dove saranno inaugurati in memoria di Simonetta Puccini un auditorium e nuovi locali di complemento al museo. L’attività della villa museo proseguirà come la Puccini ha sempre voluto grazie ad una direzione già collaudata e saranno garantite le collaborazioni già in essere con gli istituti, gli enti e le organizzazioni che operano nel nome del Maestro. Sempre nell’ottica di valorizzare Torre del Lago, la frazione di Viareggio amata profondamente sia da Giacomo che da Simonetta Puccini, sarà ripreso anche il Premio Puccini, il riconoscimento nato nel 1971 e consegnato ogni anno nel corso del ‘mese pucciniano’.