Oasi del Bottaccio e del Tanali, via chili di plastica

24 marzo 2018 | 14:49
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Oasi del Bottaccio e del Tanali, via chili di plastica

Con l’inizio della primavera, le oasi del Bottaccio e del Tanali, tornano al loro splendore: in manutenzione, e quindi maggiormente fruibili da parte dei cittadini, dei turisti, degli amanti della natura. E’ infatti ripartito stamani il progetto, promosso dal Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord: che assieme ai Comuni di Capannori e Bientina, le associazioni Legambiente (circoli di Capannori e Piana lucchese e Valdera) e wwf alta Toscana, organizza la pulizia periodica e partecipata di queste bellezze naturali, poste a cavallo del Capannorese e del bientinese. Insieme a loro, una ventina di giovani migranti: provenienti dall’altra sponda del Mediterraneo (Costa d’Avorio, Gambia, Nigeria, Senegal), e attualmente ospitati in case di accoglienza di Capannori. Tutti insieme, volontari e migranti si sono così adoperati per rimuovere chili di materiale plastico, che durante l’inverno le piene del torrente Visona avevano trasportato all’interno delle oasi: grazie anche alla collaborazione dell’azienda dei rifiuti, ora questo magnifico angolo di territorio, meta di escursioni e visite, è pulito, e pronto ad accogliere visitatori.

“Dopo la pausa invernale, riprende la collaborazione tra volontari e migranti; grazie a questo progetto, che ormai va avanti da quasi due anni, le nostre oasi sono adesso più sicure, pulite e belle – sottolinea il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – il nostro wnte, collaborando al progetto e tenendo in manutenzione gli affluenti delle aree umide, contribuisce a valorizzare l’unicità ambientale di questa zona, importante polmone di bellezza e habitat privilegiato”.
Gli fa eco l’assessore Cecchetti: “Proseguiamo molto volentieri questa iniziativa che mette in luce il modello di integrazione promosso dalla nostra amministrazione comunale. I giovani richiedenti asilo, a titolo gratuito e di volontariato, restituiscono alla comunità un servizio molto importante, perché contribuiscono a rendere più belle e fruibili ai cittadini le bellezze naturalistiche. Tutto questo è possibile grazie a una preziosa sinergia tra enti, associazioni e cooperative che si occupano di accoglienza; un vero valore aggiunto per i nostri territori”.