
Aveva finto un rapimento per chiedere i soldi alla madre da spendere nell’acquisto di droga. Adesso, il sostituto procuratore Lucia Rugani ha chiesto il rinvio a giudizio del livornese di 44 anni e del suo complice, un viado brasiliano di 24 anni, che furono arrestati nel luglio scorso per simulazione di reato e tentata estorsione, dopo uno scambio di denaro avvenuto all’interno di un kebab di Torre del Lago.
La vicenda era stata scoperta dalla squadra mobile livornese in poche ore dopo avere raccolto la denuncia presentata dalla madre del quarantaquattrenne. La donna aveva riferito agli inquirenti di avere ricevuto la telefonata di uno sconosciuto che chiedeva mille euro di riscatto per liberare il figlio rapito altrimenti gli sarebbe stato tagliato un orecchio. Per monitorare la situazione, i poliziotti avevano messo sotto intercettazione il telefono della mamma del presunto rapito e avevano consegnato alla donna banconote false da consegnare ai presunti rapitori per il rilascio dell’ostaggio. Lo scambio era avvenuto a Torre del Lago in un locale che vende kebab gestito da un pakistano di 33 anni, mentre a ricevere i soldi seramp stati proprio il livornese e il transessuale che avevano architettato il piano. La madre del 44enne aveva anche raccontato agli investigatori che in passato era stata vittima altre volte di raggiri simili per una cifra complessiva che sfiora i 30 mila euro.