Pompieri in rivolta: lavori in caserma o via da Lucca

12 giugno 2018 | 13:13
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Pompieri in rivolta: lavori in caserma o via da Lucca

di Roberto Salotti
I vigili del fuoco di Lucca dicono basta. “Se non verranno svolti a breve i lavori alla caserma, la lasceremo: che sia trovata una sede, via da Lucca, degna di questo nome”. L’ultimatum viene lanciato al prefetto Maria Laura Simonetti e al presidente della Provincia – l’ente proprietario dell’immobile di via Barbantini -, Luca Menesini, dall’assemblea dei pompieri che si è svolta stamani (12 giugno) nella sala dell’edificio dove dal marzo scorso sono stati dichiarati inagibili gli spogliatoi e i dormitori dei vigili del fuoco (Leggi). A organizzare la riunione è stato il sindacato Conapo, di cui è intervenuto anche il segretario nazionale Antonio Brizzi: la sigla è pronta alle barricate e nelle prossime ore una lettera in tal senso sarà inoltrata all’ufficio territoriale del governo e a Palazzo Ducale.

“Se non avremo un celere segnale sulla partenza dei lavori di messa in sicurezza che peraltro al vertice in prefettura ci erano stati confermati dalla Provincia, chiediamo che ai vigili del fuoco venga trovata un’altra sede, via da Lucca”, spiega Nicola Todaro, segretario provinciale di Conapo. “A metà giugno siamo arrivati ad una situazione che non è più sostenibile – aggiunge – non vediamo nessuno spiraglio, non c’è alcuna luce in fondo al tunnel e non intravediamo nemmeno quello”.
Con gran parte delle camerate inagibili, finora i vigili del fuoco si sono dovuti arrangiare: dormitori provvisori sono stati realizzati nella sala delle riunioni sindacali e in parte nell’infermeria. “Ma i problemi alla sede sono generali e purtroppo all’ordine del giorno – spiega il sindacato -: devono essere messi in sicurezza anche gli uffici amministrativi. Perfino nella stanza del nostro comandante si sono verificate delle infiltrazioni d’acqua, che potrebbero provocare cedimenti di intonaco. Il nostro comandante, i nostri amministrativi, noi stessi e i cittadini che devono recarsi in caserma per espletare delle pratiche non possono trovarsi in una situazione di tale precarietà”.
Per questo l’assemblea ha deciso di adottare la linea dura, anche a fronte di rassicurazioni che la Provincia aveva dato, accantonando la cifra necessaria all’intervento – circa 400 mila euro – e indicando l’estate come il via ai lavori. “Ci preoccupa a giugno non vedere ancora nessun segno che lasci pensare ad un avvio di cantiere – tuona il segretario provinciale Conapo -: noi vigili del fuoco siamo pronti a usare, nell’emergenza, anche i secchi d’acqua per spegnere le fiamme quando viene richiesto il nostro intervento. E infatti anche in caserma ci siamo organizzati. Ma cosa accadrebbe in caso di calamità naturali se venisse richiesto per esigenze di servizio un raddoppio del turno del personale? In caserma, così come è adesso, non sapremmo dove stare. Non siamo disposti a tollerare oltre la situazione”.
Se non cambierà registro, i vigili del fuoco sono pronti ad andare a manifestare sotto Palazzo Ducale: “A questo punto, vogliamo concretezza. Una data per l’inizio dei lavori. Qualche garanzia per i lavoratori e i cittadini”, conclude il sindacato.