Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura

19 giugno 2018 | 09:17
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Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura
Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura
Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura
Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura
Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura
Sigilli al fontanello di Altopascio: indaga la procura

Il fontanello di piazza Vittorio Emanuele ad Altopascio è stato sequestrato stamani (19 giugno) dagli uomini del nucleo ambientale della polizia giudiziaria e dagli agenti della municipale. La procura, infatti, ha aperto un’inchiesta sulla realizzazione della struttura per conto di Acque spa, dopo aver ricevuto dalla polizia municipale della cittadina del Tau la notizia di reato su presunte difformità sul fronte edilizio e urbanistico nell’autorizzazione rilasciata per costruire l’opera, costata complessivamente 45mila euro. 

L’obiettivo è quello di verificare le ipotesi di costruzione in abuso edilizio sollevate in un esposto da parte della minoranza, che nei giorni scorsi ha innescato una vibrante polemica ad Altopascio.
Il sequestro conservativo è un atto dovuto, per consentire agli inquirenti di fare luce una volta per tutte sul caso. E soprattutto per capire se esistono profili di rilevanza penale o se la questione è da demandare alla giustizia amministrativa. “Ho la massima fiducia nella magistratura”, ha detto il sindaco Sara D’Ambrosio.
Secondo quanto avrebbe stabilito l’ufficio urbanistica l’opera sarebbe conforme al regolamento urbanistico vigente del Tau, ma c’è il dubbio degli investigatori che l’opera, essendo realizzata in un’area destinata a parcheggio pubblico, possa aver violato la legge che vieta la realizzazione di strutture fisse in corrispondenza di queste aree – come si sostiene nell’esposto presentato. Nei giorni scorsi, il comandante della polizia municipale, Daniele Zucconi, era intervenuto spiegando in una nota rilasciata dall’amministrazione guidata dal sindaco Sara D’Ambrosio che “sulla base di una segnalazione, la Municipale – si leggeva nel comunicato – ha trasmesso una nota all’ufficio urbanistica ed edilizia del Comune, che deve accertare o meno l’esistenza di un abuso. Solo successivamente, sulla base del responso, parte l’eventuale denuncia. In questo caso la risposta del responsabile dell’ufficio è chiara ed è stata inoltrata non solo a noi della Municipale, ma anche ai consiglieri di opposizione: l’ufficio edilizia e urbanistica ha risposto nel merito della presunta non conformità al regolamento urbanistico del titolo edilizio, ritenendone al contrario la coerenza. Salvo ulteriori accertamenti il titolo è valido finché non revocato”.
L’amministrazione comunale, ad ogni modo, aveva deciso di ricollocare il fontanello, spostandolo in un’altra zona di Altopascio e realizzandone un altro a Spianate. Quello di piazza Vittorio Emanuele è destinato, almeno al momento, alla demolizione. “Stiamo parlando – spiega il primo cittadino –  di un fontanello che offre acqua pubblica di qualità a tutta la cittadinanza. Un fontanello che hanno tutti i territori serviti da Acque Spa. La volontà dell’amministrazione comunale è stata fin da subito quella di portare questo servizio anche ad Altopascio. Sulle questioni tecniche oggetto di approfondimenti non mi posso esprimere perché non è competenza del sindaco. Ho la massima fiducia nei confronti della magistratura e degli uffici comunali”.
Immediato il commento del consigliere comunale della Lega, Francesco Fagni, accorso sul posto mentre venivano apposti i sigilli: “La sindaca e la sua giunta, coodiuvate dal suo gruppetto di consiglieri silenti – osserva – hanno dato un’altra dimostrazione della loro totale inadeguatezza e arroganza, provando subdolamente tra l’altro nei giorni scorsi, ad accusarci di raccontare bugie sulla questione. Come diciamo dall’inizio: un’amministrazione basata sulla menzogna”.
“Avevano detto – spiegano poi i gruppi consiliari di Insieme per Altopascio e Lega – che l’abuso edilizio era una nostra fantasia, che le nostre dichiarazioni erano false e prive di fondamento. Oggi che la magistratura ha sequestrato il manufatto a seguito della denuncia della quale abbiamo dato notizia, chi è il bugiardo?”.
“Una vicenda grottesca che dimostra tutta la  difficoltà della giunta D’Ambrosio a rapportarsi con la  realtà – continuano Insieme per Altopascio e Lega -. Prima hanno inventato non precisate esigenze tecniche e la svolta epocale dello spostamento a Spianate del fontanello, poi, dopo la nostra segnalazione in relazione all’abuso protocollato, hanno smentito dandoci dei bugiardi. Ora che la questione è chiara e le autorità competenti hanno provveduto al sequestro dell’area, ci piacerebbe conoscere il pensiero di questi illuminati politici, fustigatori delle precedenti amministrazioni con pubblicazioni supercritiche, cui si sono affiancati sedicenti esperti, provenienti dalla nomenclatura Pd locale. Una accozzaglia di incapaci, che stanno davvero scrivendo ‘un’altra storia’ di Altopascio, fatta di provvedimenti inutili, privi di senso, rispondenti a logiche non certo vantaggiose per gli altopascesi”.
“Ci aspetteremmo delle scuse da questi incapaci e bugiardi – concludono Lega e Insieme per Altopascio – ma non crediamo arriveranno. Nella loro torre eburnea continuano a dirsi bravissimi fra loro e sicuramente troveranno qualcuno a cui dare la colpa. Purtroppo, se non fosse tragico, sarebbe anche divertente. Non li quereliamo perché la Procura di Lucca ha già molto lavoro da sbrigare sull’amministrazione comunale di Altopascio e quindi è inutile appesantirli ulteriormente. Resta la figuraccia internazionale, duro colpo a quella reputazione che il peggior sindaco della regione Toscana imputava a chi aveva amministrato Altopascio negli ultimi venti anni”.