
Una scena da Arancia meccanica fatta di violenza e diversi tentativi di stupro, un incubo durato per ore, prima della fuga e della chiamata alle forze dell’ordine; ora per il presunto responsabile il giudizio immediato in Tribunale il prossimo 5 marzo. L’uomo, 26 anni di origini senegalesi, era stato arrestato e si trova tuttora ristretto ai domiciliari per le gravissimi accuse della sua matrigna che secondo gli inquirenti sarebbero state provate.
A marzo prossimo l’imputato dovrà difendersi in dibattimento dalle accuse di violenza sessuale aggravata e lesioni colpose personali e danneggiamenti, nei confronti della moglie 32enne del padre, sposata in seconde nozze. A novembre scorso in un Comune della Versilia il brutale episodio. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe prima bloccato e legato con del nastro isolante le mani della sua matrigna per poi imbavagliarla e colpirla per cercare di violentarla. Durante la colluttazione che ne è venuta fuori perché la donna ha cercato in tutti i modi di divincolarsi l’uomo l’avrebbe anche morsa e colpita più volte con la cintura dei suoi pantaloni. Era riuscito anche a denudarla e a compiere atti di violenza a sfondo sessuale prima che la donna approfittando di un momento di distrazione riuscisse a scappare da quell’incubo ad occhi aperti che stava vivendo per avvertire le forze dell’ordine. L’uomo dopo poco era stato arrestato e la donna affidata alle cure dei sanitari che la stanno ancora seguendo per i forti traumi psicologici. L’ennesimo selvaggio episodio di violenza perpetrato ai danni di una donna da parte di uomini che per diversi motivi hanno a che fare con le loro vittime e come accade quasi sempre queste brutali aggressioni avvengono tra le mura domestiche. A marzo l’inizio del processo.
Vincenzo Brunelli