Proseguono anche in città le telefonate-truffa sui cellulari da Tunisia, Moldavia e Kosovo. Occhio ai prefissi +216, +373 o +383 perché in realtà, secondo gli inquirenti, nascondono solo l’ennesima truffa studiata per appropriarsi di soldi sul credito telefonico della vittima. Numerose le segnalazioni pervenute alla polizia postale e delle telecomunicazioni nelle ultime settimane, anche a Lucca e provincia.

Secondo quanto ricostruito, da quei numeri arriva uno squillo molto breve, spesso ripetuto nell’arco della giornata. Non si ha nemmeno il tempo di rispondere. E quindi quelle chiamate mute restano in memoria come chiamate perse. Il trucco è molto semplice e consiste nel far spendere chi cerca di richiamare per scoprire di chi si tratta. In alcuni casi se si richiama questi numeri parte automaticamente un abbonamento settimanale da 7 euro che viene scalato immediatamente dal proprio credito residuo. Se qualcuno dovesse cascarci, non è tuttavia impossibile farsi rimborsare: contattando il proprio operatore telefonico, potete spiegargli l’accaduto e l’operatore (nella maggioranza dei casi) vi riaccrediterà la somma estorta e bloccherà quei numeri. Il consiglio degli addetti ai lavori è di non rispondere e di bloccare il numero sul vostro smartphone. Fin dal 2009 si riscontrano lamentele in diversi forum, anche fuori dall’Italia, dove si denunciano misteriose telefonate con prefissi relativi alla Tunisia. Prese singolarmente non si tratta di grandi perdite, ma sparando nel mucchio i truffatori possono realizzare somme davvero importanti. E i truffatori professionisti “giocano” sempre sulla statistica, sui grandi numeri.

Vincenzo Brunelli