Furto all’attività e nell’auto dell’onorevole Zucconi

29 giugno 2019 | 11:44
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Furto all’attività e nell’auto dell’onorevole Zucconi

Sono entrati dal retro del Caffè Margherita, a Viareggio, portando via la cassa e qualche bottiglia di vino. Solo qualche centinaio di euro di danni, ma un’esasperazione che gonfia: a raccontare l’ennesimo furto avvenuto la notte scorsa nel più celebre locale della passeggiata è l’onorevole Riccardo Zucconi. Il Caffè è oggi gestito dalla moglie del parlamentare di Fratelli d’Italia, la signora Antonella Pesetti: è stata proprio lei ad accorgersi del furto con scasso, stamani, all’apertura dell’attività. “Mia moglie mi ha chiamato subito – afferma Zucconi – evidentemente sgomenta. Non è tanto per il danno economico in sé, quanto per il fatto che ormai questi episodi sono all’ordine del giorno: negli ultimi cinque anni abbiamo registrato undici furti”.

I ladri sono entrati dal giardino sul retro del Caffè, per poi compiere il raid in pochi minuti: le telecamere hanno ripreso tutto ed ora i filmati sono già al vaglio degli inquirenti. Le disavventure per i coniugi Zucconi, tuttavia, non finiscono qui. “Proprio mentre ricevevo la telefonata – continua Zucconi – arrivavo alla mia macchina, per trovarla distrutta. Mi avevano sfondato il vetro anteriore, estraendo praticamente l’intero cruscotto. In questo caso il danno è per diverse migliaia di euro”. La Bmw dell’onorevole era parcheggiata a due passi da casa, a Lido di Camaiore. Stessa sorte per la macchina di un vicino: “Mi ha chiamato per comunicarmi che la sua autovettura aveva subito il medesimo trattamento nella notte. Per portare via l’oggettistica del cruscotto hanno rotto tutto quanto: è evidente che si tratta di professionisti”. Episodi ai quali, ricorda Zucconi, “si sommano i cinque recenti furti con scippo in passeggiata. E’ evidente che la provincia di Lucca, e segnatamente la Versilia in estate, abbia bisogno di prendere delle contromisure. Una soluzione concreta – propone – sarebbe quella di chiedere un maggior apporto da parte degli agenti di polizia municipale, che possono essere abilitati a compiti ulteriori”. Zucconi, che ieri ha incontrato il questore ed a breve avrà un vertice con il prefetto, chiude soffermandosi sugli autori dei reati: “Nelle aziende che fanno riferimento alla mia famiglia non è mai entrato un italiano. Non è questione di razzismo: chi viene qui soltanto per delinquere deve essere rimpatriato al più presto. Chi si comporta correttamente, invece, non ha nulla da temere”.