Semina il panico fuori dalla pizzeria con un coltello e aggredisce tre persone

Momenti di paura nel centro di Capannori fra il locale e la piazza del Comune: denunciato un 45enne
Ha seminato il panico all’esterno di una pizzeria, brandendo un coltello e aggredendo alcuni dei clienti del locale senza apparente motivo. Utilizzando l’arma e un ombrellone di uno dei tavoli a cui si trovavano anche alcune famiglie.
Si è scagliato contro almeno tre persone che fino a poco prima era sedute al tavolo di una pizzeria di Capannori colpendoli con l’arma. È stato rintracciato e denunciato per lesione personale aggravata l’autore di una aggressione avvenuta nella serata di ieri (12 giugno) nel centro di Capannori: si tratta di un 45enne di origini cubane che dopo l’episodio si è allontanato ed è stato trovato in piazza Aldo Moro, dove è stato raggiunto dal 118.
Proprio fra il bar e piazza Aldo Moro si è consumata l’aggressione, che è culminata con quattro persone all’ospedale.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, in preda ai fumi dell’alcol, dopo aver avuto una colluttazione con una delle persone che prima era al tavolo del locale, armato di un piccolo coltello avrebbe aggredito dapprima un 44enne di origini marocchine, intervenuto a difesa del primo, e successivamente il padre del secondo di 66 anni, sopraggiunto a difesa del figlio. I due hanno riportato fortunatamente lievi ferite d’arma da taglio, riuscendo tuttavia a disarmarlo.
Successivamente, non ancora appagato, il cubano ha afferrato il palo di un ombrellone presente all’esterno del locale con il quale ha colpito un altro di coloro che erano prima a mangiare in pizzeria, questa volta un italiano di 38 anni. L’arrivo dei carabinieri ha evitato che la situazione, già critica, potesse degenerare ulteriormente.
I militari infatti hanno bloccato l’aggressore che nel frattempo si era allontanato e lo hanno fatto accompagnare insieme alle sue vittime al pronto soccorso dell’ospedale di Lucca, dove gli sono state diagnosticate contusioni su tutto il corpo e dove è stato giudicato guaribile in 10 giorni. Tre fra le sue vittime hanno riportato, rispettivamente, 8, 9 e 5 giorni di prognosi.