Braccialetti elettronici, la denuncia di Pantaleoni in un video: “Non funzionano e costano 115 euro al giorno”

L'ispettore della Polstrada di Lucca sotto processo a Pistoia: "Tali inefficienze non sono passate inosservate al mio avvocato Giovanni Cantelli del foro di Napoli Nord già noto per aver preso voce anche sulla recente riforma della giustizia"

Gianluca Pantaleoni, l’ispettore della Polstrada di Lucca arrestato due anni fa dalla squadra mobile di Pistoia e ora sotto processo con una serie di accuse che vanno dalla circonvenzione di incapace al riciclaggio e alla truffa, dopo mesi passati in cella prima a Pistoia poi a Sollicciano, fu messo ai domiciliari con tanto di braccialetto elettronico.

Braccialetto elettronico Pantaleoni

Ora, decaduta la misura e con l’applicazione dell’obbligo di dimora, denuncia con un video il malfunzionamento dell’apparecchio.

“Sì è proprio il mio piede – spiega a Lucca in Direttameno male che sono un ispettore di polizia, per ben tre volte distinte in quasi due anni ho dovuto controllare me stesso e segnalare io ai controllori l’inefficienza di questo costosissimo strumento della giustizia italiana, i costi sono parificati ad euro 115 al giorno”

Quello che da decenni viene presentato come lo strumento più straordinario per risolvere l’emergenza carceraria e garantire il pieno controllo a distanza di chi è recluso ai domiciliari ed impedire anche agli stalker di avvicinarsi alle proprie vittime, risulta invece, dal racconto di Pantaleoni, uno strumento non valido.

“Introdotto nel 2001 – aggiunge il poliziotto –  è diventato nel corso degli anni il core business per diverse imprese famose che hanno gareggiato animatamente per vincere le gare di appalto con i ministeri dell’interno e di giustizia . Il primo posto dal 2017 è toccato alla Fastweb l’azienda italiana di Alberto Calcagno guidata dal gruppo svizzero Swisscom”.

Gianluca Pantaleoni conosciuto sul territorio nazionale come leader sindacale e l’uomo del dissenso eclatante per combattere le anomalie istituzionali oggi ha ritrovato il suo Karma anche in forza di una misura cautelare. Dopo un anno e sette mesi sul quale pendeva anche il divieto assoluto di comunicazione con altre persone escluso i propri familiari, attraverso un’associazione di cui ne risulta il presidente rende pubblico un video dove con un semplice dito stacca e riattacca il braccialetto elettronico.

“Tali inefficienze lasciano lo sconcerto  – proesegue –  e non sono passate inosservate al mio avvocato Giovanni Cantelli del foro di Napoli Nord già noto per aver preso voce anche sulla recente riforma della giustizia.  Un vero flop per la giustizia italiana ma soprattutto per le tasche dei contribuenti che devono peraltro sostenere le spese maggiori a differenza degli altri stati”.

“Il costo risulta elevato  – conclude – per la gestione degli allarmi, la sala operativa aperta ventiquattro ore su ventiquattro che fa il monitoraggio di ogni braccialetto. Però i costi, all’estero, sono stracciati rispetto ai nostri: in Germania un braccialetto costa 7 euro ogni giorno, negli Usa 5. In Italia 115.

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