Comunità alloggio per minori del Comune di Viareggio, il Tar respinge il ricorso della cooperativa Crea

10 novembre 2021 | 13:24
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Comunità alloggio per minori del Comune di Viareggio, il Tar respinge il ricorso della cooperativa Crea

Resterà in affidamento alla Co & So, respinte tutte le eccezioni anche sul comportamento della commissione di gara e sui criteri di attribuzione dei punteggi alle ditte

Resterà in affidamento alla Co & So, consorzio e la solidarietà consorzio di cooperative sociali – società cooperativa sociale, l’appalto per la gestione della comunità alloggio per minori del Comune di Viareggio.

Il Tar infatti ha respinto il ricorso della cooperativa C.Re.A. cooperativa sociale che aveva impugnato l’aggiudicazione definitiva del bando di gara di febbraio scorso. Si legge infatti in sentenza: “L’oggetto del contratto sul punto risulta, dunque, perfettamente determinato con riferimento ai fattori produttivi, al numero di risorse umane munite ciascuna di idonea esperienza ai mezzi e alle attrezzature qualificanti ai fini dell’esecuzione del servizio”.

Ma la società ricorrente aveva sollevato anche questioni inerenti il comportamento della commissione di gara e sui criteri di attribuzione dei punteggi alle ditte che hanno partecipato alla gara. Ma anche su questi punti i giudici amministrativi hanno disatteso le aspettative della ricorrente respingendo tutti e 7 i motivi di ricorso. L’ultimo dei motivi, il più particolare, si riferiva alla mancata ostensione di parte della documentazione dell’offerta tecnica posta in essere dalla Provincia di Lucca, nella parte in cui è stata ritenuta suscettibile di rientrare nell’ambito delle informazioni costituenti segreti tecnici o industriale.

Il Tar ha così sentenziato: “Anche recenti pronunce hanno confermato che, in materia di accesso agli atti nell’ambito di una procedura di gara, nel bilanciamento tra il diritto alla tutela dei segreti industriali e commerciali ed il diritto all’esercizio del cosiddetto “accesso difensivo”, è necessario l’accertamento della sussistenza del nesso di strumentalità esistente tra la documentazione oggetto dell’istanza di accesso e le censure formulate, imponendosi quindi l’effettuazione di un accurato controllo in ordine alla effettiva utilità della documentazione richiesta, alla stregua di una sorta di prova di resistenza. In conclusione l’infondatezza di tutte le censure proposte, consente di respingere il ricorso, mentre le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo”.

La comunità alloggio di via Aurelia Nord, pertanto, resta affidata alla vincitrice della gara d’appalto. A primavera scorsa la nuova gestione durante il passaggio di consegne aveva confermato il mantenimento dei posti di lavoro di 10 dipendenti durante un incontro ufficiale con i sindacati.