Obbligo di mascherine all’aperto per le feste, l’ipotesi “divide” i sindaci. Tambellini: “Si faccia una scelta unitaria per tutta la Piana”

2 dicembre 2021 | 16:59
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Il primo cittadino: “Credo sia necessario un provvedimento a livello comprensoriale”. E Menesini: “Decida il governo, non ha senso una misura solo a livello locale”

Il tema sarà affrontato durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza che, con ogni probabilità, sarà convocato nel corso della prossima settimana. Ma, a fronte di un sensibile aumento dei contagi e dell’approssimarsi delle festività natalizie, l’ipotesi di introdurre l’obbligo della mascherina all’aperto è sul tavolo dei sindaci della Lucchesia.

Certo, la situazione pandemica attuale nella provincia non è tale da far prefigurare scenari preoccupanti, almeno nell’immediato, ma le amministrazioni locali, a fronte del programma delle iniziative per le festività che a Lucca non mancheranno di svolgersi, si interrogano sulla necessità o meno di ristabilire questa restrizione. E, a parte qualche salto in avanti o voce fuori dal coro, la linea maggioritaria è quella di procedere con decisioni a livello almeno comprensoriale, come suggerisce, tra gli altri, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini.

Del resto, anche se la norma nazionale prevede l’obbligo di indossare la protezione individuale in casi di affollamento e in circostanze in cui non sia possibile mantenere il distanziamento, la regola – in zona bianca – è ampiamente disattesa. E con il prevedibile incremento di afflusso nei centri abitati per shopping natalizi e manifestazioni, c’è chi pensa che al buon senso vada data una direzione specifica.

In provincia, tuttavia, al momento le posizioni dei sindaci sono diversificate. Da un lato c’è chi ha anticipato tutti, come il primo cittadino di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro che già a inizio settimana ha firmato l’ordinanza che da sabato (4 dicembre) ripristina l’obbligo, in Passeggiata e alcune zone del centro. Dall’altro c’è chi, come il sindaco di Capannori e presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, invoca una decisione da parte del governo o, se possibile, anche della Regione. Perché il primo cittadino del comune più popoloso della Piana, è convinto che “su questo fronte siano necessari provvedimenti omogenei”, in questo allineandosi con la posizione espressa alcuni giorni fa dal presidente dell’Anci Toscana.

Secondo Menesini, infatti, decisioni assunte a macchia di leopardo rischierebbero di vanificarne la stessa efficacia: “Per questo è necessario assumere una linea comune e omogenea, a livello nazionale, come ci auguriamo, o che, almeno, riguardi l’intera Toscana”.

Non è di questo avviso, tuttavia, il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, il quale al momento non ritiene di dover procedere con un’ordinanza del genere a Porcari per il Natale ma si riserva di valutarla di volta in volta in presenza di eventi che potranno richiamare pubblico”. Tuttavia anche Fornaciari ha il suo appello da fare a Roma: “Sarebbe opportuno – precisa – che a livello governativo proprio fosse resa obbligatoria la ffp2 e venisse cassata la chirurgica. Sia perché ha un costo ormai accessibile, sia perché è l’unica che protegge chi la indossa e il suo interlocutore e questo sia per le situazioni al chiuso che lo richiedono, sia per quelle all’aperto in cui non si può soddisfare il requisito di distanza di sicurezza”.

A sottolineare l’importanza di una decisione collegiale a livello di Piana, è il sindaco Alessandro Tambellini: “Sono dell’avviso – ha spiegato – che una decisione di questo genere vada concertata con gli altri sindaci. Ha poco senso per come la vedo che ogni singolo Comune assuma decisioni in un senso o nell’altro. Dobbiamo procedere tutti insieme, almeno a livello di Piana, nella lotta contro il virus. Non avrebbe senso firmare un’ordinanza qui e a quattro chilometri da noi un Comune limitrofo si comporta in maniera opposta”. Scelte e decisioni tutte legittime, ma secondo Tambellini da condividere: “Conto di poter dialogare con gli altri sindaci nella riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza che credo sarà presto convocata dal prefetto. La situazione dei contagi da noi è sotto controllo così come in ospedale, dove si sta lavorando bene. Nondimeno bisogno mantenere alta la guardia, soprattutto in situazioni che comportino degli assembramenti. Penso agli acquisti natalizi: noi non vogliamo scoraggiarli ma vogliamo mettere in campo le iniziative in grado di consentire questo momento nella più ampia sicurezza possibile”.