Restituiscono i soldi al pusher condannato ma lui viene arrestato di nuovo

Dopo la sentenza della Cassazione, nuovi guai per uno dei due spacciatori finiti alla sbarra
Due trentenni, entrambi di origine marocchina, sono stati condannati in via definitiva per possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. Ma la Cassazione dispone la restituzione dei soldi che erano stati loro sequestrati all’epoca dell’arresto perché i giudici non avrebbero dimostrato la pertinenza con le attività legate alla vendita della droga.
In pratica il giudice può, con adeguata motivazione, sottoporre a confisca facoltativa il denaro che rappresenta il profitto ricavato dalla cessione di sostanze stupefacenti, trattandosi di cose riferibili direttamente al reato, la cui ablazione deve essere giustificata con l’esistenza di un nesso pertinenziale con l’illecito che impone la sottrazione dei beni alla disponibilità del colpevole per impedire la agevolazione di nuovi fatti criminosi. Karbal Hamza e Larhtar Rachid a primavera scorsa avevano patteggiato le pena davanti al gip del tribunale di Lucca, rispettivamente a 2 anni e 6 mesi di reclusione il primo, e 1 anno e 8 mesi di reclusione il secondo. Entrambi erano stati condannati anche a 3mila euro di multa.
Si legge nella sentenza della Cassazione, pubblicata nei giorni scorsi: “Dal provvedimento impugnato non emerge la necessaria relazione tra il denaro e i reati ascritti agli imputati, rimanendo fermo ed insuperabile il dato rappresentato dalla mancata contestazione di specifici episodi dì cessione, rispetto ai quali configurare il nesso di pertinenzialità. Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, limitatamente alla confisca del denaro di cui dispone la restituzione agli aventi diritto”. Ma nel frattempo Karbal Hamza che aveva il solo obbligo di firma è stato nuovamente arrestato a settembre scorso e posto ai domiciliari, sempre per spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri di Viareggio, su disposizione del gip del Tribunale di Lucca, infatti, hanno eseguito l’arresto di Karbal Hamza, dopo un’operazione volta al contrasto dello spaccio di droga, particolarmente fertile in Versilia. I militari dell’arma al termine di una breve e mirata attività investigativa, hanno raccolto gravi elementi di reato a carico dello straniero in ordine alla detenzione ai fini di spaccio di 6 dosi di cocaina, del peso di circa 3 grammi, rinvenute e sottoposte a sequestro dai militari nello scorso mese di luglio durante un servizio di controllo del territorio. La perquisizione effettuata poi nell’abitazione dell’arrestato eseguita nell’ambito dell’esecuzione della misura cautelare con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga del nucleo di Firenze, aveva permesso poi di rinvenire anche un ulteriore quantitativo di “hashish” per complessivi 7 grammi. Da qui l’ordinanza del gip di Lucca. All’uomo sono stati inoltre sequestrati alcuni smartphone, utilizzati per l’attività di spaccio, secondo gli inquirenti, nonché, anche in questo caso, la somma in contanti di 690 euro di cui non avrebbe saputo giustificare la provenienza, e ritenuta quindi provento dell’attività illecita di spaccio di droga. Si vedrà. Questo procedimento penale intanto prosegue.