Lesioni colpose dopo l’incidente, l’avvocato della stilista: “Vicenda prescritta”

18 dicembre 2021 | 10:27
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Lesioni colpose dopo l’incidente, l’avvocato della stilista: “Vicenda prescritta”

Il legale dopo il verdetto della Cassazione: “il tribunale ordinario di Lucca si troverà a emettere una sentenza di non doversi procedere”

E’ forte della propria assoluzione di fronte al giudice di pace, la nota stilista Monica Sarti, il cui legale Michele Luzzetti, dopo la sentenza della Cassazione che ne ha tuttavia disposto il giudizio, accogliendo il ricorso di Renato Castagnini, presunta parte lesa nel procedimento penale, nell’ambito di una vicenda nata ben 9 anni fa per un incidente stradale dove entrambi si trovavano in bicicletta, anticipa l’esito della vicenda, per la quale – sostiene è ormai intervenuta la prescrizione.

Il legale infatti sostiene che: “è di tutta evidenza che si tratta di un episodio per il quale è maturato ampiamente il termine prescrizionale in costanza di una assoluzione nel merito”.

Ma andiamo con ordine, presentando la ricostruzione della vicenda fatta dal legale: “La signora Sarti, in data 7 ottobre 2019, è stata assolta dal giudice di pace presso il tribunale di Lucca, nella persona del dottor Scotto, con la formula ‘per non aver commesso il fatto’. Successivamente, il legale della parte civile costituita presentava appello che per competenza veniva trasmesso al tribunale ordinario di Lucca in composizione monocratica. Quest’ultimo riteneva l’appello presentato fuori termine e la parte civile, per il tramite del proprio legale, ricorreva dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Ebbene, la Corte di Cassazione statuiva che l’appello era stato presentato in tempo utile e rinviava nuovamente al tribunale ordinario di Lucca in composizione monocratica”.

La Cassazione, come si legge in sentenza, non ha rinviato nulla: ha annullato la sentenza, accolto il ricorso della controparte senza rinvio e disposto il giudizio della Sarti.

La stilista, è stata quindi chiamata a rispondere di un episodio risalente al 30 luglio 2021, con l’ipotesi di reato di lesioni personali colpose – come disposto dalla Cassazione e come correttamente riportato. Al riguardo l’avvocato intende sottolineare che: “E’ di tutta evidenza che si tratta di un episodio per il quale è maturato ampiamente il termine prescrizionale in costanza di una assoluzione nel merito. In buona sostanza, i giudici di legittimità si sono limitati a pronunciarsi sulla tempestività o meno dell’appello proposto dal legale della parte civile. Diversamente, nell’articolo si lascia intendere costantemente che la mia assistita subirà nuovamente un processo penale dagli esiti incerti e che potrebbe perfino portarla ad una sentenza di condanna. Come ampiamente ricordato il tribunale ordinario di Lucca, in composizione monocratica si troverà a emettere una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione”.