Si allontana dalla riabilitazione per tossicodipendenti dove è all’affidamento in prova: torna in carcere

La polizia di Lucca ha arrestato un uomo di 36 anni in esecuzione di un decreto di sospensione della misura alternativa
La polizia di Lucca ha arrestato un uomo di 36 anni in esecuzione di un decreto di sospensione della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali per reati in materia di stupefacenti.
Il provvedimento è stato eseguito nella giornata di ieri dalla squadra mobile che, a seguito di mirati servizi di osservazione, ha rintracciato il soggetto in centro, dando esecuzione al provvedimento restrittivo emesso dall’ufficio di sorveglianza di Pisa. L’interessato nel 2015 era stato arreastato in provincia di Bergamo per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In occasione di un controllo di polizia effettuato mentre era a bordo del suo camper, era stato trovato in possesso di 250 grammi di hashish; nel corso della successiva perquisizione domiciliare erano stati rinvenuti altri 30 grammi di marijuana, 300 cartoni di Lsd e 5mila euro in contanti.
Successivamente condannato a due anni e mezzo di reclusione, l’uomo era stato ammesso all’affidamento in prova al servizio sociale terapeutico per svolgere un programma riabilitativo per tossicodipendenti.
Alla fine del mese di gennaio di quest’anno, però, personale della comunità terapeutica ha segnalato alla sala operativa della questura che il soggetto si era arbitrariamente allontanato; in quella circostanza la volante, giunta sul posto, ha constatato l’effettivo allontanamento a bordo di un taxi. Agli agenti che l’avevano raggiunto nella sua abitazione, il 35enne aveva manifestato l’intenzione di proseguire il programma riabilitativo, ma in una nuova struttura.
L’inosservanza è stata segnalata tempestivamente dalla divisione anticrimine della questura al competente ufficio di sorveglianza di Pisa il quale, preso atto della decisione dell’interessato di interrompere il programma terapeutico, come tempestivamente segnalato all’autorità giudiziaria dalla stessa struttura, ne ha ordinato l’immediata traduzione in carcere.
Il provvedimento di carcerazione, che prevede quale fine pena il mese di ottobre di quest’anno, è stato eseguito dalla squadra mobile della questura che lo ha condotto al carcere di Massa Marittima.