Inchiesta sui rifiuti in Versilia: 13 indagati

La procura che ha chiuso le indagini ipotizza presunti illeciti nella fornitura dei mezzi per le aziende di raccolta
Avviso di conclusione di indagini della procura di Lucca per l’inchiesta sui rifiuti in Versilia, condotta dalla guardia di finanza.
Tredici le persone indagate a cui è stato notificato l’atto a firma del pm Enrico Corucci, e che ora avranno tempo 20 giorni, come codice di procedura penale insegna, per presentare eventuali memorie difensive o essere ascoltati dal magistrato inquirente.
I finanzieri, durante l’indagine, si erano presentati di mattina presto ai cancelli di Ersu, l’azienda di raccolta dei rifiuti che si occupa di tuttti i comuni della Versilia (a eccezione di Viareggio) e avevano chiesto copia di decine e decine di documenti. Materiale documentale che riguarda le procedure burocratico-amministrative per una serie di acquisti, in particolare di mezzi e di spazzatrici. Un accertamento della guardia di finanza nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Lucca, un’indagine ampia che non ha coinvolto soltanto l’azienda di raccolta rifiuti con sede a Pietrasanta, ma anche la massese Asmiu, dove è arrivata “la visita” delle fiamme gialle con la contestuale richiesta di esibire un’ampia documentazione sempre inerente alcuni acquisti. Nel mirino in particolare ci sarebbero tre gare di appalto.
La finanza ha fatto accertamenti anche sul materiale contenuto in alcuni computer ed ha sequestrato quanto necessario per le indagini.
L’inchiesta – a ora non emergono altri particolari – avrebbe puntato la lente di ingrandimento su una serie di gare per la fornitura di mezzi meccanici e di mezzi di trasporto alle aziende di raccolta rifiuti.
A ora non risulta che nell’ambito dell’indagine siano scattate misure cautelari che interessino Ersu o l’azienda massese Asmiu.
Non è escluso che quello della procura di Lucca sia il filone di una più ampia inchiesta che riguarda una serie di aziende e le procedure con cui hanno acquistato materiale da alcune ditte fornitrici.
Le accuse sono di turbata libertà di incanti e turbata libertà del procedimento.