Minacciava di darsi fuoco per sfuggire ai controlli: individuato e espulso
Ieri sera maxi dispositivo di controlli in Versilia con l’intervento di elicottero e cinofili: sequestrata droga in pineta
Continuano in tutta la Versilia i servizi straordinari di controllo del territorio concordati in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Accompagnato alla frontiera l’uomo di origini marocchine che aveva minacciato di darsi fuoco a Pietrasanta.
Ieri sera (24 novembre), con particolare attenzione a Viareggio e Torre del Lago, si è svolto un servizio finalizzato alla prevenzione di furti e rapine e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, che ha visto protagonisti gli equipaggi del Reparto prevenzione crimine Toscana, dell’Arma dei carabinieri, con un’unità cinofila antidroga proveniente da Firenze e la copertura aerea del Reparto Volo della Polizia di Stato.
Gli equipaggi hanno battuto il territorio sia sulle arterie stradali che in profondità, anche nelle Pinete, identificando più di 100 persone e controllando circa 60 veicoli.
Durante i controlli nella Pineta di Ponente, tra l’altro, l’unità cinofila ha consentito di trovare 12 grammi di hashish.
Nell’ambito dell’intensificazione di questi servizi, inoltre, ieri pomeriggio è stato espulso con accompagnamento alla frontiera un uomo di 36 anni, di origini marocchine, che negli ultimi mesi si era reso protagonista di diversi episodi che hanno destato allarme sociale.
L’uomo, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, per reati stradali e gravato da numerosi precedenti penali e di polizia tra i quali molestia, disturbo alle persone e maltrattamenti in famiglia, è stato rintracciato a Forte dei Marmi a seguito di specifico servizio. Di recente era stato arrestato per violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nonché l’ex compagna, e resistenza a pubblico ufficiale e più volte, durante i controlli di polizia, ha minacciato gli agenti di darsi fuoco cospargendosi di benzina. In una occasione, per farlo desistere, è dovuto intervenire il pubblico ministero della Procura di Lucca.
In considerazione dei precedenti e della sua pericolosità sociale, recentemente gli è stato revocato il permesso di soggiorno per protezione speciale che aveva ottenuto con certificazione di una ecografia attestante la presunta gravidanza della compagna, ma indagini dell’Ufficio immigrazione hanno dimostrato che tale certificazione era falsa.
Ieri pertanto, dopo averlo rintracciato, gli sono stati notificati il decreto di espulsione del prefetto di Lucca e l’ordine del questore di allontanamento dal territorio nazionale, convalidato dal giudice di pace competente. Determinante inoltre la collaborazione delle autorità consolari del Regno del Marocco di Bologna che hanno rilasciato il documento indispensabile e idoneo al rimpatrio. Pertanto lo stesso è stato accompagnato da personale della Questura di Lucca, con scorta internazionale, presso lo scalo aereo di Bologna per poi essere rimpatriato nel paese di origine. Non potrà rientrare in Italia per cinque anni.