Offese e minacce sul web a Liliana Segre, tra gli indagati un 47enne della provincia di Lucca

Nel 2014 era stato denunciato per apologia del fascismo. E’ stata la senatrice a rivolgersi ai carabinieri
C’è anche un 47enne di Pietrasanta, già denunciato per apologia del fascismo, tra le 20 persone denunciate dai carabinieri i Milano per le ingiurie postate sul web contro la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz. Una notizia che colpisce ancora di più nel giorno della memoria.
L’accusa, per tutti, è diffamazione a mezzo telematico con l’aggravante delle motivazioni religiose, etniche o razziali, anche se, come è stato riferito, in nessuno dei casi analizzati sono state riscontrate minacce.
Le indagini sono scattate il 6 dicembre scorso quando la Segre si è presentata ai carabinieri di Milano per denunciare una serie di minacce e ingiurie on line avvenute tra ottobre e dicembre 2022, e sono state portate avanti dalla sezione telematica del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano che ha dato un nome una serie di profili anonimi da cui la Segre avrebbe ricevuto i commenti ingiuriosi. Gli identificati sono 17 uomini e 3 donne, tra i quali professionisti, di varia estrazione sociale ed età, che sono stati segnalati all’autorità giudiziaria.
La maggior parte degli identificati è nelle fasce di età 50-60 anni e 35-40 anni, con il più anziano che ne ha 74 e il più giovane 21. L’unica persona già nota è un 47enne residente a Pietrasanta che nel 2014 è stato denunciato per apologia di fascismo durante una manifestazione.